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Manovra, Bruxelles è pronta a mandare la lettera: "Italia a rischio"

Anche se l'idea di una bocciatura della manovra sembra più remota rispetto all'anno scorso, non è detto che la Commissione europea promuova il Def. La decisione è legata al 2,2% di deficit e alla flessibilità

Manovra, Bruxelles è pronta a mandare la lettera: "Italia a rischio"

Il documento programmatico di bilancio dell'esecutivo giallo-rosso, che come si legge dai numeri, inasprisce il prelievo aggiungendo altre tasse è stato varato nella notte di mercoledì scorso. E distanza di qualche giorno potrebbe essere arrivato l'ok anche dall'Europa, ma a una condizione: chirarire ciò che ancora non è stato chiarito. Perché il sì alla manovra, in teoria, ci sarebbe, anche se, per adesso, la Commissione europea non dispone del dettaglio delle misure approvate dal governo a guida Giuseppe Conte.

Il Paese (seriamente) a rischio?

Perciò, di fatto, per avere il sì definitivo dall'Unione europea saranno necessari passaggi intermedi, che non escludono interventi e rischi. Sopratutto sulle coperture. Secondo quanto riportato da Repubblica, Bruxelles, in queste ore, infatti, potrebbe avere già pronta una lettera, indirizzata all'esecutivo, che richiede chiarimenti sulle coperture della manovra, specificando che fino a quando non saranno accertate e definite, l'Italia sarà considerata tra i Paesi seriamente a rischio di non rispettare le regole imposte dall'Europa sui conti pubblici.

Il deficit e i dubbi

In base alle prime ricostruzioni, in queste ore, i vertici europei stanno valutando se inviarla già nei prossimi giorni o attendere novembre. E anche se, a differenza dell'anno passato, l'Ue sembra più propensa a promuovere il Def rispetto alla manovra del governo giallo-verde, non è detto che alla fine questo accada. Perché il 2,2% di deficit presentato dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, è comunque fuori dai parametri e sarebbe accettabile soltanto in virtù di una flessibilità di 14 miliardi, che l'Europa potrebbe concere. Ma non è detto che lo faccia, perché per prendere questa decisione, l'Ue deve essere certa delle coperture e può bocciare la manovra entro il 30 ottobre. In caso contrario, invece, dovrà dare un giudizio (con eventuali richieste di modifiche) entro la fine di novembre.

La decisione

A esprimersi sul documento saranno ancora Jean-Claude Juncker, Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, dato che l'entrata in carica di Ursula von der Leyen, eletta come presidente della Commissione a luglio, dovrebbe essere prevista per il 1° dicembre. Nel giro di qualche giorno, quindi, la Commissione dovrebbe inviare a Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo una serie di lettere, chiedendo informazioni e dettagli sui 3 miliardi, che l'esecutivo sostiene di recuperare con misure contro l'evasione fiscale.

L'eventuale arrivo di una lettera non costituirebbe un'ipotesi così remota, visto lo sforamento del deficit.

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