Economia

Ecco il ricalcolo sulle pensioni I nuovi importi degli assegni

In vista la proroga per l'Ape sociale e per "Opzione donna". Bloccata l'ipotesi di allungare di 3 mesi le finestre

Ecco il ricalcolo sulle pensioni I nuovi importi degli assegni

Si potrà continuare a decidere se andare in pensione a 62 anni di età con 38 di contributi, almeno fino al 2021: nonostante il veto posto da Italia Viva, alla fine Quota 100 è uscita intatta dalla manovra e non è stata oggetto di interventi di modifiche. Ma il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta del Partito democratico ha avvertito che "il problema ci sarà dopo che la misura sarà scaduta" poiché bisognerà "discutere di che tipo di uscita dal lavoro realizzare". Le finestre resteranno di 3 mesi per i lavoratori privati e di 6 per i pubblici: il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha bocciato categoricamente l'ipotesi di allungarle di tre mesi.

Gli assegni

Una mini rivalutazione delle pensioni comprese tra 1.522 e 2.029 euro lordi al mese è in arrivo: a quelle che ricadono in questa fascia al momento viene riconosciuto il 97% dell'inflazione, ma l'intento del governo è di aumentare la rivalutazione al 100%. Tuttavia l'incremento sarebbe di 50 centesimi al mese, ovvero di circa 6 euro all'anno. Ivan Pedretti, segretario generale di Spi-Cgil, ha affermato che si tratta di "cifre irrisorie e offensive". Per gli assegni più alti invece non dovrebbero esserci novità: 77% dell'inflazione tra 2.537 e 3.0445 euro; il 45% tra 3.044 e 4.059; il 45% tra 4.059 e 4.566; il 40% per le pensioni più alte.

Ape sociale

Per disoccupati, invalidi, con parenti disabili a carico e occupati in attività gravose sarà ancora garantito il canale di accesso alla pensione anticipata: l'Ape sociale consente di lasciare il lavoro a 63 anni di età con 30 anni di contributi (36 per la categoria delle attività gravose). Introdotta dalla legge di Bilancio 2017, il suo termine è programmato per il 31 dicembre di questo anno. La proroga prevista sarebbe di almeno un anno.

Opzione donna

"Opzione donna" consente di anticipare l'accesso alle pensione alle donne che al 31 dicembre 2018 abbiano almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età se lavoratrici dipendenti o 59 se autonome; al conseguimento dei requisiti bisogna attendere una finestra di 12 mesi per la decorrenza della pensione.

La proroga dovrebbe prevedere il coinvolgimento delle lavoratrici che maturino i requisiti previsti entro il 31 dicembre di quest'anno.

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