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Manovra, scontro nel governo sulla stangata ai professionisti

Padoan e Boschi (per Renzi) lottano per la correzione Nella bozza soldi ad Alitalia e tasse sui giochi e Airbnb

Manovra, scontro nel governo sulla stangata ai professionisti

Manovra ancora in lavorazione. Ma non negli uffici di via XX settembre. Al legislativo del ministero dell'Economia ieri non c'era l'agitazione da vigilia, anche se era il giorno previsto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della correzione da 3,4 miliardi e delle altre misure. Invece, come ai tempi del precedente governo, erano particolarmente impegnati i consulenti di Palazzo Chigi e i ministri politici di osservanza renziana come Maria Elena Boschi.

Nelle bozze circolate ieri, molte conferme. Dalla tassa per gli affitti turistici alla stangata sui giochi. E qualche novità, come 300 milioni per Alitalia. Ma è continuato il braccio di ferro su capitoli fondamentali del provvedimento. Ad esempio lo split payment, cioè il pagamento anticipato dell'Iva sulle fatture di chi vende beni o servizi alla Pubblica amministrazione, alle società partecipate e a quelle quotate in borsa. È il piatto forte delle nuove entrate previste dalla manovra, che ammontano a circa due miliardi di euro.

In particolare i dubbi della maggioranza, e quindi del Pd, riguardano l'estensione del metodo di pagamento dell'Iva anche ai professionisti. Le partite Iva sono già soggette a ritenuta d'acconto applicata alle imposte da reddito. Dubbi anche sulla stretta alle compensazioni.

Misure che rappresentano, di fatto, una stretta fiscale a danno di categorie già provate dalla crisi e da un fisco pesante. Una prospettiva che non piace a Matteo Renzi, tanto che l'estensione ai liberi professionisti potrebbe saltare.

Confermata, nonostante i dubbi, la super multa da 200 euro per i «portoghesi», cioè chi viaggia sugli autobus senza biglietto.

Sul fronte dei giochi, c'è il raddoppio al 12% la tassa sulla fortuna, ovvero il prelievo sulla parte della vincita eccedente i 500 euro. Scatterà dal primo ottobre 2017.

Confermato anche il capitolo sport. In particolare la misura per lo Stadio della Roma, che dà il diritto allo sfruttamento delle aree degli impianti sportivi anche per usi commerciali. Passata, almeno nella bozza, la garanzia per la Ryder Cup di golf fino a 97 milioni di euro.

C'è anche una norma per Alitalia, che concede alla compagnia una garanzia pubblica attraverso un aumento del capitale sociale di Invitalia «nella misura massima di 300 milioni di euro nell'anno 2017».

Poi la stretta sugli affitti turistici. Dal primo giugno, i siti di intermediazione come Airbnb dovranno fare da sostituto di imposta e in caso di comunicazioni «incomplete o infedeli» sono previste multe fino a 2.000 euro. Se sarà pubblicata oggi in Gazzetta ufficiale, la manovra sarà subito trasmessa alla Camera. Il Parlamento è già alle prese con il Def, il documento di economia e finanza. Le commissioni di Camera e Senato hanno fato il via libera, con alcune richieste. Tra queste, stop agli aumento dell'Iva e un freno alle privatizzazioni. Poi una Web tax nazionale. La commissione Industria del Senato ha chiesto una norma anti scorrerie, cioè per limitare l'acquisito di asset strategici nazionali da parte di investitori esteri.

Alla commissione Ambiente un no alla detassazione delle piattaforme petrolifere.

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