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Stabilità, Maroni: "Pronti alla rivolta fiscale"

Il governatore lombardo: "Il vero crimine è costringere le regioni virtuose a chiudere gli ospedali per pagare la diaria ai clandestini"

Stabilità, Maroni: "Pronti alla rivolta fiscale"

Attacca a testa bassa, Roberto Maroni: parlando dal palco leghista della grande manifestazione "Stop invasione" contro l'immigrazione clandestina, il governatore della Lombardia arringa una piazza Duomo stracolma ed esaltata dal successo di una manifestazione partecipata come non accadeva da molto tempo.

Il primo obiettivo sono i tagli introdotti dalla legge di stabilità: il governatore lombardo, intervenuto subito dopo Umberto Bossi, si dice pronto a lanciare una "rivolta fiscale" da portare avanti con i sindaci: "Non passa giorno che il governo non ci aumenti i problemi, ma il governo vuole costringerci ad alzare i ticket e l'addizionale Irap. Il vero crimine contro l'umanità non è respingere i clandestini ma costringere le regioni virtuose a chiudere gli ospedali per pagare la diaria ai clandestini.""

Maroni, poi, ne ha anche per Mare Nostrum e per il ministro Alfano. L'unica soluzione al problema dell'immigrazione clandestina, per Maroni, sono i respingimenti: "così si risolvono i problemi, si va là e si impedisce che partano. Da ex ministro dell'interno - aggiunge Maroni - devo dire che Mare Nostrum è una schifezza, un modo per aiutarli a venire, un mezzo che alimenta l'immigrazione clandestina,"

Intanto, sotto il palco, il popolo lumbard applaude entusiasta: ma c'è da scommettere che le parole di Maroni non cadranno nel vuoto nemmeno a Roma.

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