Quirinale 2015

Mattarella, Forza Italia non lo vota

Paolo Romani, capogruppo azzurro al Senato: "È la rottura di un metodo". Patto del Nazareno al capolinea?

Mattarella, Forza Italia non lo vota

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi insiste: per il Quirinale il Pd sostiene la candidatura di Sergio Mattarella. Nome su cui non c'è convergenza con Forza Italia. Fonti degli azzurri poco fa spiegavano che sull’argomento Berlusconi stava ancora riflettendo. Poco dopo, però, il capogruppo azzurro al Senato, Paolo Romani, ha rotto gli indugi: "Non c’è nessun margine su Mattarella". E ha aggiunto:"È la rottura di un metodo, il percorso quindi è negativo", sottolineando che si è trattato di "una forzatura di Renzi". A chi gli chiedeva se in caso di mancata elezione di Mattarella al Quirinale Renzi dovrebbe dimettersi, Romani ha risposto laconico: "Sono cose che riguardano lui".

"Votare scheda bianca", è l'indicazione di voto arrivata tramite sms ai grandi elettori di Forza Italia dai gruppi parlamentari. Berlusconi riunisce ancora una volta i grandi elettori di Forza Italia per fare il punto della situazione.

Dopo i contatti telefonici con Renzi e l’incontro con Fedele Confalonieri e Gianni Letta, il leader di Forza Italia si era preso un po' di tempo per decidere su chi puntare al Quirinale. In ballo, infatti, non c'è solo l'elezione del Capo dello Stato. Si tratta anche di salvare (o meno) il patto del Nazareno stipulato un anno fa da Renzi e Berlusconi. Un patto che si propone di fare (finalmente) le riforme istituzionali, compresa la legge elettorale.

All'ora di pranzo lungo faccia a faccia tra Berlusconi e Angelino Alfano. I due leader, come riferiscono alcune fonti, avrebbero ribadito la loro posizione di contrarietà su come Renzi è giunto alla scelta di candidare Mattarella. "Non ci piace il metodo e il nome", dicono all’unanimità dentro Forza Italia.

"Forte dissenso, forte disappunto" per la decisione del Pd e di Renzi di "indicare Mattarella" per il Colle, ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera. "Questo contravviene qualsiasi convergenza che si era delineata sul piano delle riforme costituzionali e della legge elettorale. Pertanto noi voteremo scheda bianca alle prime tre votazioni e decideremo che cosa fare dalla quarta in poi.

Non voteremo Mattarella".

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