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Matteo, il GuardaBoschi

Matteo Renzi ha fretta di chiudere la questione. Troppa fretta. C'è da salvare il governo, ma ancora prima c'è da salvare la Boschi

Matteo, il GuardaBoschi

Matteo Renzi ha fretta di chiudere la questione. Troppa fretta. Quella dell'emendamento canaglia sul petrolio, che è costata la testa al ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, è una di quelle grane che, se non vengono subito disinnescate, rischiano di deflagrare con effetti devastanti. C'è da salvare il governo, ma ancora prima c'è da salvare Maria Elena Boschi, la premier ombra coinvolta fino al collo anche in questo pasticcio. Lei stando alle intercettazioni aveva garantito alla Guidi che l'emendamento caro al fidanzato sarebbe andato in porto; lei - come ministro dei Rapporti con il Parlamento lo aveva firmato e presentato al Senato, ben nascosto in una piega della legge di stabilità approvata lo scorso anno con tanto di fiducia.Ma se la Guidi può essere decapitata senza tante storie, Maria Elena è intoccabile, c'è Renzi il GuardaBoschi a vigilare. Come accadde per il caso Etruria, anche questa volta la Boschi è innocente per definizione. Eppure, che quell'emendamento fosse roba bollente era ben noto. La prima anomalia è che una «questione strategica per l'energia», come l'ha definita ieri Renzi, non fosse stata oggetto di un apposito decreto di cui vantarsi alla luce, ma declassata ad anonimo emendamento. È il modo classico che la politica usa per fare impicci. Qualcuno però se ne accorse, e siamo alla seconda anomalia. Quelle poche righe tanto care al compagno della Guidi, ed evidentemente non solo a lui, il governo provò a inserirle una prima volta ad ottobre nel maxi decreto Sblocca Italia in discussione alla Camera. Missione fallita, perché il presidente della commissione, Ermete Realacci, è sì del Pd ma non fesso: lo bollò come irricevibile, con grande sconcerto dei proponenti. Che tornarono poco dopo alla carica al Senato, con gli appoggi che oggi sappiamo e col risultato ormai noto.Egregio presidente Renzi, una «questione strategica per il Paese» può svilupparsi nottetempo tra trucchi e imbrogli manco fosse una questione tra carbonari? Io direi di no. Egregio presidente, vuole farci credere che lei e la signora Boschi non sapevate che mestiere facesse il compagno della ministra Guidi? Egregio presidente, davvero lei vuole liquidare la vicenda, uso sue parole, con un «tutto questo casino per una telefonata inopportuna»? Di inopportuno, in questa storia, c'è ben altro.

E che, le piaccia o no, verrà a galla.

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