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Mattia in ospedale da Frida: l'abbraccio che vale una vita

L'«eroe» è andato a trovare la bimba che ha salvato mentre precipitava: «Gioca e sorride»

Mattia in ospedale da Frida: l'abbraccio che vale una vita

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Si sono incontrati per qualche minuto la bambina di 4 anni, Frida, e il suo salvatore, Mattia Aguzzi, l'impiegato di 37 anni che ha preso al volo la piccola precipitata sabato mattina dal quinto piano di uno stabile di via Nizza, a Torino.

Durante l'incontro, avvenuto all'ospedale infantile Regina Margherita, c'è stato anche tempo per un lungo abbraccio tra l'uomo e la mamma della bimba, che in lacrime ha ringraziato Mattia. «Sono felice che la bambina stia bene», ha detto il l'eroe per caso dopo l'incontro. «Sono proprio contento di averla vista sorridente e mentre stava giocando». Ha raccontato poi Mattia raggiunto telefonicamente da alcune agenzie di stampa. Il 37enne è entrato e uscito da una porta secondaria per non farsi notare dalla folla e dai fotografi riuniti davanti alla struttura ospedaliera. Nei minuti in cui si trovava nel reparto di Chirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita, Aguzzi ha appunto incontrato anche i genitori della bambina ed è stato emozionante anche quello. L'uomo fin da subito si era preoccupato dello stato di salute della piccina, chiedendo ai carabinieri come stesse. Ma non si è limitato a questo e ieri è anche andata a trovarla. Assieme a Mattia c'era anche la sua fidanzata, Gloria.

«È stato un incontro breve, che ho voluto fare per accertarmi delle condizioni della bambina che ho visto giocare tranquilla guardando i cartoni al cellulare e ho anche incontrato i genitori che molto commossi che mi hanno ringraziato per quello che avevo fatto», racconta Mattia che al cronista che gli ha chiesto come si sentisse due giorni dopo l'accaduto ha risposto: «Sto bene, non mi sono fatto nulla come hanno accertato le analisi fatte in ospedale. Quello che ora mi manca è un po' il sonno perché continuo a pensare a cosa è accaduto ma sono comunque pieno di gioia e più guardo il palazzo da dove la bimba è precipitata, perché abito davanti, e penso a come è finito tutto bene più credo che sia stata davvero una cosa incredibile».

«Ero lì sotto e speravo solo di riuscire a prenderla. Credo anche di aver chiuso gli occhi, ma è andata davvero bene» erano state le parole a caldo di Mattia dopo l'incredibile salvataggio. Il 37enne ha spiegato che si trovava in zona perché la fidanzata «abita poco distante da lì». La coppia stava passando sotto i palazzi per andare a trovare il cugino che aveva chiesto loro di comprare un po' di pane. E Aguzzi aveva aggiunto: «Io non credo al destino, ma se non avessi ricevuto quella telefonata non sarei mai passato di lì». E ricorda: «Ho provato a immaginare il punto dove sarebbe potuta cadere e mi sono piazzato lì: nella mia mente ho scolpita l'immagine della piccola con le braccia in alto che tenta di aggrapparsi. Ma poi il peso l'ha trascinata giù».

Entrambi sono caduti a terra, ma l'intervento dell'uomo ha permesso di attutire l'impatto e di scongiurare la tragedia.

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