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Fazio ci costa due milioni. E i giudici lo graziano (a metà)

La Corte dei Conti ha archiviato l'inchiesta per danno erariale sul maxi-stipendio di Fazio: "Le prestazioni artistiche non sono soggette al tetto retributivo di 240mila euro annui previsto invece per i dirigenti". Forza Italia: "Finale salomonico"

Fazio ci costa due milioni. E i giudici lo graziano (a metà)

Il maxi-stipendio di Fabio Fazio non costituisce danno erariale. A dirlo è la Corte dei Conti, che ha archiviato la relativa istruttoria aperta nel 2017 dalla Procura Regionale per il Lazio della magistratura contabile. Come scrive Il Messaggero, nelle motivazioni dell'archiviazione viene sottolineato infatti che il costo-puntata del programma di Fazio (il cui compenso è pari a 2.240.000 euro all'anno) è meno della metà della media dei programmi di intrattenimento del servizio pubblico. Inoltre, gli incassi pubblicitari legati al programma e gli ascolti sono stati adeguati. Infine, viene citato un parere dell'Avvocatura dello Stato, dove si legge che in Rai le prestazioni artistiche non sono soggette al tetto retributivo di 240mila euro annui, previsto invece per i dirigenti.

Fazio: "Linciaggio durato anni"

Insomma, il contratto di Fazio con la Rai era regolare. Soddisfatto - e polemico - il presentatore savonese: "E dopo un linciaggio durato anni, questo è l'ovvio finale: Che tempo che fa ha un costo puntata inferiore del '50% della media dei programmi di intrattenimento Rai'. Nel frattempo Che tempo che fa è su Raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito", ha scritto su Twitter l'ex conduttore di Quelli che... il calcio.

A sollecitare l'intervento della Corte dei Conti, tra gli altri, era stato l'esponente del Pd Michele Anzaldi che, nel maggio 2019, aveva presentato un esposto sul caso del maxi-stipendio. L'inchiesta, come precisato in quella occasione dall'ufficio stampa della Corte dei Conti, era finita nelle mani del vice procuratore generale dell'organo contabile, Massimiliano Minerva, il quale aveva raccolto in Rai tutta la documentazione relativa al contratto firmato tra Fazio e viale Mazzini, fino all'archiviazione di queste ore.

Giro (Forza Italia): "Fazio esulta sul nulla"

Non si è fatta attendere la replica delle opposizioni. Per il senatore di Forza Italia, Francesco Giro, "Fazio esulta sul nulla. Nel leggere bene le conclusioni della Corte dei Conti qualche dubbio e qualche sospetto resta, perché il giudice contabile menziona nelle sue conclusioni un parere dell'Avvocatura dello Stato secondo il quale in Rai le prestazioni artistiche non sono soggette a tetti retributivi. Mi pare un finale come dire salomonico".

Per il parlamentare di Fi, lo stipendio di Fazio rimane comunque troppo alto: "Il compenso di Fazio per la conduzione di una trasmissione con un paio di divani, qualche ospite politico e/o intellettuale e qualche cantante e/o comico è di due milioni e mezzo. Sarà inferiore a quello di altri big della Rai ma per la conduzione di un salotto, dove peraltro Salvini non è stato mai invitato, mi sembra davvero una bella somma", ha concluso Giro.

Proprio il segretario della Lega, in passato, era stato protagonista di continui scontri con Fazio. Subito dopo l'esposto presentato da Anzaldi, Matteo Salvini aveva commentato: "Il compagno Fazio è libero di fare campagna elettorale per la sinistra con soldi suoi, non con quelli degli italiani.

Se parli sulla tv pubblica, pagata con denaro pubblico, con uno stipendio di milioni di euro pubblici dovresti portare rispetto a tutti i 60 milioni di italiani non solo alla minoranza di sinistra".

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