Il mea culpa di Di Maio: "Parlato troppo di legge elettorale"
13 Giugno 2017 - 13:09Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio commenta il flop dei 5 Stelle alle amministrative: "Abbiamo perso, ma siamo l'argine all'ammucchiata". L'errore? "Bisognava parlare di più del reddito di cittadinanza"
Quarantotto ore dopo l'ecatombe alle elezioni amministrative Luigi Di Maio ammette la sconfitta, ma solo parzialmente. "Siamo stati coerenti e non abbiamo fatto calcoli, mentre Pd e Forza Italia hanno fatto le ammucchiate per raccogliere voti. Ma questi partiti si stanno estinguendo, invece noi cresciamo", le parole dell'esponente di punta del Movimento 5 Stelle.
La sconfitta c'è stata, ma Di Maio cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. "Abbiamo aumentato le percentuali in quasi tutte le città rispetto al 2012, ed è stato competitivo. Ma soprattutto quello di queste elezioni non può essere un dato nazionale, perché alle Politiche i partiti non potranno fare ammucchiate con le liste civiche. E questo mi rincuora". C'è spazio anche per ammettere di aver commesso un errore di fondo: "In queste ultime settimane ho parlato troppo di legge elettorale e troppo poco di reddito di cittadinanza", la chiosa di Di Maio.
Ma il candidato premier in pectore del Movimento 5 Stelle professa ottimismo e attacca nuovamente i partiti tradizionali. "I sondaggi nelle grandi città dicevano già da tempo che sarebbe stata complicata per noi. Ma non abbiamo fatto strategie e ci siamo presentati ovunque. Gli altri invece hanno usato le liste civiche come serbatoi di voti, presentando candidati con dieci liste che non potranno mai governare per i ricatti incrociati".
Parole forti a cui Di Maio aggiunge un'altra stoccata rivolta verso la presunta incapacità del Movimento di gestire l'assalto alla carovana grillina: "Nell’ultimo anno i nostri gruppi sono stati assaltati da approfittatori che volevano usarci per entrare nelle istituzioni. Ci siamo dovuti difendere, e questo ha creato tensioni, facendoci perdere tempo ed energie".
Dopo aver fatto il bilancio delle amministrative, il vicepresidente della Camera ha rivolto uno sguardo al futuro soffermandosi su legge elettorale e programmi futuri del Movimento. "Sul 'tedeschellum' ci siamo spaccati, ma è colpa del Pd se l'intesa è saltata. Non mi sorprenderei se approvassero una legge elettorale contro di noi. Tra fine luglio e inizio agosto chiuderemo il programma di governo.
Poi a fine settembre lanceremo il candidato premier da Italia5Stelle, e a novembre si voterà in Sicilia", ha chiuso l'esponente del Movimento 5 Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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