Politica

Meloni "orfana" del centrodestra e di Crosetto

La leader: la coalizione è un'esperienza finita. Il parlamentare si dimette: "Motivi personali"

Meloni "orfana" del centrodestra e di Crosetto

Roma - Nel giorno dell'investitura di Conte i cronisti politici devono registrare un altro fatto enigmatico venuto ad animare la vita politica nostrana. Uno dei volti più rappresentativi di Fratelli d'Italia lascia il parlamento. A soli due mesi dall'investitura a parlamentare della Repubblica, Guido Crosetto lascia. La lettere con le dimissioni era stata presentata la settimana scorsa al presidente Fico. I motivi? «Personali» assicura il diretto interessato. «È con rammarico che lascio - spiega - e di sicuro non lo faccio per dissenso con la linea del partito». La Meloni, insomma, perde uno dei suoi più robusti alfieri. Proprio ora che il partito si appresta a combattere su più fronti. La leader di Fratelli d'Italia infatti ha ribadito la distanza siderale con la coalizione giallo-verde che si appresta a guidare il Paese. E non solo. Rimprovera a Salvini il destino futuro del centro-destra. La coalizione ora rischia di franare. Insomma si tratta di «un'esperienza chiusa». «Quello che sta per nascere è un governo a trazione grillina - dice la Meloni nel suo tour elettorale a Siena in appoggio al candidato Luigi De Mossi, ancora espressione di tutto il centro-destra unito -. Con l'aggravante di avere un premier tecnico con il cuore che batte a sinistra, amico della Boschi e di Napolitano». Il programma poi pubblicizzato in questi giorni non contiene molti dei punti che per Fratelli d'Italia sono irrinunciabili: partite Iva, piccolo commercio, blocco delle frontiere e grandi opere non compaiono mai nelle 40 pagine del programma. Per non parlare poi di quell'attacco proditorio nei confronti della Tav lanciato dalla grillina Castelli. Ora c'è solo da aspettare di vedere questo esecutivo all'opera. E la preclusione non è acritica. «Se chiedono il voto su cose presenti anche nel programma che abbiamo firmato insieme con Salvini e Berlusconi noi siamo disponibili» commenta la Meloni, cui fa da eco anche lo stesso parlamentare dimissionario, dato nei giorni scorsi persino come possibile ministro.

«Bisogna mantenere aperta la porta - spiega Crosetto - quando si tratterà di votare provvedimenti che sono sul nostro programma di governo. Come potrà FI per esempio sottrarsi dal votare la flat tax o gli aiuti alla famiglia e alla maternità?»

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