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Meningite, rosolia e morbillo. Niente scuola senza vaccino

Il via al decreto è stato fissato la settimana prossima Rientra lo scontro nel governo tra Lorenzin e Fedeli

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Roma - Obbligo di vaccinazione per la frequenza scolastica sì ma flessibile anche a seconda della situazione epidemiologica. Questo significa che se è in corso un'epidemia di morbillo sarà obbligatorio proteggersi da questo virus, se invece si assiste ad una recrudescenza della meningite di tipo B si ricorrerà a questo tipo di prevenzione. È questa una della novità contenute nella bozza di decreto che introduce il vincolo della profilassi per iscriversi a scuola: dal nido al liceo.

Decreto che arriverà la prossima settimana in consiglio dei ministri come ha confermato lo stesso presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che assicura sarà frutto di una decisione «collegiale». Dunque il governo ha superato l'impasse dopo la convulsa giornata di giovedì. Prima l'annuncio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull'arrivo ieri in Cdm del decreto sull'obbligo di vaccinazione, seguito subito da un comunicato del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli molto più cauta sul principio dell'obbligo. Poi la decisa smentita di Palazzo Chigi che ha messo le mani avanti negando ci fosse all'ordine del giorno il provvedimento. Infine le indiscrezioni sul nervosismo di Matteo Renzi preoccupato per l'immagine di un esecutivo diviso su un tema delicato come quello dei vaccini che oltretutto è uno dei cavalli di battaglia di Renzi contro M5S. Alla fine il Pd, cioè Renzi, ha deciso che sull'obbligo non ci saranno marce indietro. Quindi la Lorenzin ieri ha confermato di aver presentato in cdm il testo base sull' obbligo vaccinale nelle scuole e di aver avuto conferma da Gentiloni «circa la volontà di avviare subito un approfondimento collegiale per arrivare a varare il decreto entro la prossima settimana». Il testo è nelle mani dei tecnici dei ministeri dell'Istruzione, della Salute e di Palazzo Chigi. Le resistenze della Fedeli legate alla necessità di garantire il diritto allo studio insieme a quello alla salute sarebbero state superate anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato. Di fronte ad un ricorso contro il Comune di Trieste da parte di una famiglia che non voleva vaccinare il proprio figlio i giudici amministrativi hanno chiarito che l'obbligo introdotto per frequentare nido e materna da parte dell'ente locale è legittimo perché garantisce la tutela della salute pubblica che è un bene primario e prevale sul diritto del singolo. E così ieri anche la Fedeli si è proclamata «favorevole all'obbligo di vaccinazione». Ma quali saranno i vaccini obbligatori? É la stessa Lorenzin a spiegare che saranno gli esperti del Consiglio superiore della Sanità e dell'Istituto superiore della Sanità a deciderlo, stilando una lista flessibile e rinnovabile sulle vaccinazioni obbligatorie. «Tutte le vaccinazioni che sono previste dal Piano nazionale vaccini sono necessarie», sostiene il ministro. Ed ai grillini che avanzano dubbi sul costo dei vaccini la Lorenzin ricorda che gli obbligatori saranno tutti gratuiti. «Nella lista ci saranno sicuramente dentro quelle già obbligatori, morbillo, rosolia e probabilmente anche a meningite -annuncia il ministro- È una valutazione che faremo sul piano tecnico soprattutto permettendo un aggiornamento negli anni della lista delle vaccinazioni obbligatorie perché può cambiare la situazione epidemiologica o possono intervenire nuovi vaccini».

L'obbligo non sarà un passo indolore: sono molte le associazioni di genitori pronte a scatenare la guerra ed è probabile che il governo venga seppellito dai ricorsi.

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