Cronaca internazionale

Il mercoledì nero dell'aviazione Usa. Traffico aereo fermo. "Guasto informatico"

I cieli d'America ieri si sono trasformati in una gigantesca no-fly zone per diverse ore, a causa di un cortocircuito informatico

Il mercoledì nero dell'aviazione Usa. Traffico aereo fermo. "Guasto informatico"

I cieli d'America ieri si sono trasformati in una gigantesca no-fly zone per diverse ore, a causa di un cortocircuito informatico che ha tenuto a terra tutti i voli negli Stati Uniti, un blocco senza precedenti dagli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. La più grande flotta di aerei del mondo è stata fermata fino alle 9 del mattino ora di New York (le 15 in Italia) da un guasto al sistema informatico della Federal Aviation Administration (Faa), che secondo il sito di monitoraggio FlightAware ha causato circa 1.100 cancellazioni e oltre 7.400 ritardi. In totale 21mila voli dovevano decollare ieri negli Stati Uniti, di cui la gran parte erano nazionali, mentre 1.840 voli internazionali erano in arrivo, secondo la società di dati sull'aviazione Cirium. Nessuna ricaduta al momento sui viaggi intercontinentali di collegamento con l'Italia (solo un volo American Airlines da Fiumicino è decollato con 120 minuti di ritardo).

Il presidente Joe Biden ha parlato subito del guasto con il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg, e ha chiesto «un'indagine completa sulle cause», come ha fatto sapere la Casa Bianca, precisando che «finora non c'è nessuna prova» che si sia trattato di un cyberattacco. «La Faa ha stabilito che il sistema di sicurezza interessato dall'interruzione notturna è completamente ripristinato e che lo stop a livello nazionale è revocato con effetto immediato», ha comunicato Buttigieg poco prima delle 9 di mattina. Il cortocircuito, come riporta il New York Times, è stato causato da un guasto al Notam - Notice to Air Missions - il sistema che la Federal Aviation Administration utilizza per inviare allerte sulla sicurezza ai piloti. Gli avvisi sono fondamentali per la pianificazione dei voli e vengono utilizzati per fornire informazioni in tempo reale su eventuali pericoli in volo o a terra, come piste chiuse, restrizioni dello spazio aereo e interruzioni del segnale di navigazione. Il Notam, che è stato inventato nel 1947, usa un linguaggio tecnico difficile da comprendere per i non addetti ai lavori. Secondo i messaggi della Faa, il sistema è crollato intorno alle 20.30 di martedì, ora di New York, ma si è ricorso a una linea telefonica di emergenza per mantenere le partenze durante le prime ore notturne, finché il servizio è stato sopraffatto con l'aumento del traffico.

Qualunque sia la causa del problema, questo ha rivelato quanto la più grande economia del mondo sia dipendente dai viaggi aerei, e quanto i viaggi aerei siano dipendenti da un sistema informatico antiquato come il Notice to Air Missions System. «Di tanto in tanto ci sono stati problemi locali, ma tutto questo è piuttosto significativo dal punto di vista storico», ha sottolineato Tim Campbell, ex vice presidente delle operazioni aeree presso American Airlines e ora consulente a Minneapolis. Campbell ha detto che c'è da tempo preoccupazione per la tecnologia della Faa, e non solo per il Notam: «Gran parte dei loro sistemi sono vecchi, generalmente affidabili, ma obsoleti». Mentre John Cox, ex pilota di linea ed esperto di sicurezza aerea, ha affermato che da anni si parla nel settore dell'aviazione di tentare di modernizzare il sistema Notam. «Ho volato per 53 anni e non ho mai visto niente del genere, quindi penso sia successo qualcosa di insolito», ha poi commentato riguardo lo stop nazionale, pur precisando di non poter sapere se l'ipotesi di un attacco informatico sia plausibile.

Il mercoledì nero per il trasporto aereo negli Stati Uniti, peraltro, arriva dopo un periodo festivo particolarmente intenso e complicato, segnato da migliaia di cancellazioni causate dal maltempo nei giorni prima di Natale. E se molte compagnie si sono riprese rapidamente, Southwest Airlines è stata sopraffatta cancellando da sola circa 16.

700 voli negli ultimi 10 giorni di dicembre, pari alla metà circa del totale in tutti gli Usa.

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