Cronache

Mességué, il Papa delle piante che ci mise a dieta senza stress

Contribuì a diffondere le cure naturali già negli anni '70. Seguì tra gli altri Churchill, Adenauer e Berlusconi

Mességué, il Papa delle piante che ci mise a dieta senza stress

Se negli ultimi tempi avesse potuto navigare su Google, di sicuro gli sarebbero venuti in brividi a leggere di quante e assurde diete è popolato il web. Lui, il salutista per eccellenza. Fin dai tempi in cui mangiar sano non era sinonimo di vegan-radical-chic a tutti i costi e utilizzare le cure naturali non era questione di olismo e campagne anti Tachipirina. Maurice Mességué è morto ieri pomeriggio ad Auvillar, nel sud della Francia, all'età di 95 anni.

Il Papa delle piante, lo chiamavano. A lui si deve la diffusione della cultura dell'erboristeria e dell'interesse per le cure naturali, soprattutto negli anni settanta, prima che scoppiasse la moda dei barattoloni delle aspirine americane chieste a tutti quelli che facevano un viaggio in Usa. Ha creato una linea di prodotti per l'estetica e il benessere che portano tuttora il suo nome. Raccontava di aver curato o aiutato alcuni fra i più grandi personaggi della sua epoca, tra cui Mistinguett, Édouard Herriot, Winston Churchill, Maurice Utrillo, Jean Cocteau e il cancelliere tedesco Konrad Adenauer . Suo figlio Marc, che ha aperto un elegantissimo centro a Gubbio all'interno dell'hotel Ai Cappuccini, ha proseguito la tradizione del padre: a lui si sono affidati politici, tra cui anche Silvio Berlusconi, e star. Paolo Bonolis, Sabrina Ferilli, Anna Falchi, Massimiliano Rosolino, Valeria Marini, Renato Zero, Pippo Baudo: è un elenco infinito quello delle celebrità nostrane (e non) che gli hanno chiesto aiuto per ritrovare l'equilibrio e arrivare alla prova costume in perfetta forma. Precursore della fitoterapia, nel 1974 fondò i «Laboratori di erbe selvatiche» per commercializzare le piante medicinali e aromatiche. Il successo internazionale arrivò nel 1980, e i suoi prodotti vennero esportati in tutto il mondo. La sua abilità fu quella di far conoscere i benefici delle erbe, degli elementi naturali, sia per ringiovanire la pelle, sia per risanare il fisico. Messegue ha affrontato senza medicine l'eccesso di peso, l'ipertensione arteriosa, le alterazioni del metabolismo glico-lipidico, i disordini della funzionalità epatica o intestinale, i disturbi della circolazione. Ed ha aiutato parecchi anche a ritrovare l'equilibrio psicofisico. Senza omeopatia.

Suo figlio Marc tutt'ora porta avanti il principio della dieta purificatrice. Niente di eccessivo, anzi. Tutte le privazioni, i digiuni col chiaro di luna, i lavaggi intestinali, i no-carboidrati-solo-proteine e chi più ne ha più ne metta di oggi sono lontane anni luce dal metodo Mességué. Che propone semplicemente la dieta di un giorno alla settimana per tutto l'anno. Niente last-minut d'emergenza ma semplicemente un giorno di magro ogni sette, cioè una cinquantina all'anno. Nessun miracolo, insomma, ma solo un regime alimentare ipocalorico, dove la verdura e le proteine, di carne e pesce, sono protagonisti assoluti. Le erbe, sotto forma di infusi e decotti, secondo Mességué potevano essere un contributo fondamentale alla remise en forme. Uno dei must del metodo consisteva nella riscoperta dell'antica tradizione del maniluvi e dei pediluvi (otto minuti al mattino e otto la sera) e pare che gli unici ad avere, sotto chiave, la segretissima ricetta siano i figli.

Altro cavallo di battaglia del padre delle erbe erano (e sono) le inalazioni: importanti per stimolare l'apparato ciliare dei bronchi, per la fluidificazione del secreto, la normalizzazione delle caratteristiche del muco respiratorio e per la riduzione della componente microbiologica non fisiologica.

Le inalazioni sono a base di acqua oligominerale oppure acqua minerale solforata alla quale vengono aggiunti olii essenziali.

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