Cronache

Migranti fermati in mare: spuntano coltelli. Gli sbarchi non si fermano, altri 100 arrivi

Momenti di tensione su una barca intercettata dalla Guardia costiera di Tunisi

Migranti fermati in mare: spuntano coltelli. Gli sbarchi non si fermano, altri 100 arrivi

Centodieci migranti volevano raggiungere l'Italia bypassando i controlli. Non erano (almeno non tutti) semplici migranti, dal momento che viaggiavano armati di coltelli. Li hanno tirati fuori quando, nella notte tra venerdì e sabato, sono stati intercettati dalla guardia costiera tunisina, che aveva ricevuto precise informazioni di intelligence riguardo al natante partito da Sfax. Ci sono volute 8 motovedette della Guardia costiera tunisina per avere la meglio fermando il peschereccio e facendogli invertire la rotta. Stando alle informazioni diramate ufficialmente dal ministero dell'Interno tunisino, il comandante del peschereccio non ha rispettato gli ordini degli ufficiali delle 3 motovedette che avevano raggiunto il natante. I militari parlavano attraverso gli altoparlanti, segnali navali e comunicazione diretta. Alcuni passeggeri hanno impugnato le armi bianche che avevano portato con sé e hanno lanciato oggetti contundenti contro le unità della guardia costiera, danneggiandone una e ferendo lievemente due militari. Si è reso necessario l'invio di altre 5 motovedette per potere bloccare il peschereccio e farlo tornare indietro.

È andata bene, invece, a 101 migranti, che sono riusciti a raggiungere le spiagge dell'Agrigentino. Si tratta di diversi gruppi, uno di 15 intercettato dalla Guardia di finanza e fatto sbarcare a Porto Empedocle, e due di 11 e 15 che hanno raggiunto Lampedusa. A questi stranieri se ne sono aggiunti ieri altri due gruppi, ciascuno di 30 persone, uno dei quali intercettato dalla Guardia di finanza al largo dell'isola. Molti dei nuovi sbarcati sono tunisini, perfettamente in linea con quanto è accaduto finora, dal momento che è tunisina la prima nazionalità che ha scelto di raggiungere l'Italia, dove, secondo gli ultimi dati forniti dal Viminale, dal 1 gennaio all'11 ottobre sono arrivati 2.243 tunisini su un totale di 7.939 migranti sbarcati.

Le partenze non si arrestano. La nave Ocean Viking, delle Ong Medici senza frontiere e Sos Mediterranèe, ha effettuato due operazioni. Prima ha tratto a bordo 74 migranti che si trovavano su un gommone in difficoltà vicino a una piattaforma petrolifera a circa 50 miglia nautiche dalla costa libica. «Anche se esausti per il pericoloso viaggio - scrive su Twitter la Ong Sos Mediterranèe - le loro condizioni appaiono stabili». Tra i passeggeri ci sono anche 6 minori. Poi, ieri sono intervenuti per soccorrere 102 migranti a bordo di un gommone in difficoltà a 40 miglia dalle coste libiche. Tutti uomini, 12 donne, 4 delle quali incinte, e 9 bambini. A dare notizia di questo nuovo intervento è stata Alarm Phone, la piattaforma che aiuta i migranti in mare, che racconta della tensione dei migranti alla vista di due elicotteri che hanno sorvolato il loro gommone. «Temevano di venire riportati in Libia dice Alarm Phone -. Invece, la Ocean Viking ha soccorso questa barca.

Raggiungeranno l'Europa! Benvenuti».

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