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Migranti, guerra di tweet Trump sfida "le quattro"

Il tycoon contro Ocasio-Cortez, Pressley, Tlaib e Omar: «Anti-Usa e antisemite, andatevene»

Migranti, guerra di tweet Trump sfida "le quattro"

New York Da una parte ci sono quattro giovanissime deputate democratiche al Congresso, appena elette, che rappresentano l'ala più progressista e di sinistra del partito dell'asinello. «The gang of 4», la banda delle quattro come vengono chiamate dai giornali Usa, hanno la leader in Alexandria Ocasio-Cortez, di origine portoricana ma nata nel Bronx. Poi c'è l'afroamericana Ayanna Pressley; quindi due musulmane che girano sempre con il velo: Rashida Tlaib, figlia di immigrati palestinesi, e Ilham Omar, somala emigrata nel Minnesota all'eta di tre anni. Le «quattro» vogliono aprire le frontiere americane a tutti e che il governo accolga tutti i clandestini.

D'altra parte c'è il presidente Trump, razzista e xenofobo come lo definiscono i dem, perché sta usando ogni mezzo per combattere l'immigrazione clandestina e vuole aumentare le deportazioni (Obama deportò circa 3milioni di illegali in 8 anni). Il presidente Trump si è stancato di essere criticato dalla «banda delle quattro» (Ocasio-Cortez giorni fa ha detto che nei centri di detenzione, gli illegali sono costretti a bere acqua dalle toilette), e con una serie di tweet ieri The Donald ha detto ciò che pensa delle congresswomen. «Go back home». Tornate a casa.

Trump se ne infischia del politically correct e ha scritto a chiare lettere ciò che la sua base vuole sentirsi ripetere contro le «quattro». «Tornate nei Paesi da dove siete venuti se non vi piace gli Stati Uniti, la più grande democrazia al mondo, che criticate sempre, in ogni occasione». Nei tweet strafottenti, Trump non ha scritto i loro nomi, come di solito fa in altre occasioni, ma li ha definite con ironia «Progressive Democrat Congresswomen». «Sono originariamente venuti da Paesi i cui governi sono una completa e totale catastrofe, i peggiori, i più corrotti e inerti al mondo, se addirittura hanno un proprio governo». Trump ieri è stato incontenibile e ha rincarato la dose nel pomeriggio con una conferenza stampa alla Casa Bianca. «I democratici sono una tristezza quando parlano di razzismo, ma difendono le quattro che parlano così male del nostro Paese, che odiano Israele con una vera e sfrenata passione». Nella conferenza stampa, Trump ha aggiunto: «Se il Partito democratico vuole tollerare un comportamento così vergognoso delle quattro, non vediamo l'ora di andare alle urne per il voto del 2020. Prendete ad esempio la deputata Omar, ha elogiato più volte Al Qaeda apertamente. Se vuole può tornare in Somalia, subito».

Nessun leader repubblicano ha osato criticare ieri Trump o i suoi tweet, anzi alcuni hanno rincarato la dose come il senatore Lindsay Graham, di solito un moderato: «Le quattro sono delle comuniste, sono contro gli ebrei e hanno una agenda politica disgustosa». La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha annunciato che i dem stanno elaborando una risoluzione di condanna per i tweet di Trump: «La Camera non può permettere un simile comportamento».

E da Londra, anche il primo ministro Teresa May ha condannato i tweet di Trump: «Inaccettabile».

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