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Militanti di Italia Viva: "Finalmente liberi dal Pd. Ma Renzi..."

Tra le 25mila persone che si sono iscritte alla kermesse renziana domina una sensazione di libertà: "Era ora, Matteo ha fatto bene a portarci via dal Pd". Ora, però, la testa è già allo step successivo: "Serve radicarsi sul territorio"

Militanti di Italia Viva: "Finalmente liberi dal Pd. Ma Renzi..."

Soddisfazione, entusiasmo, voglia di (ri)cominciare. Sono i sentimenti che prevalgono nel popolo che per tre giorni ha invaso la Leopolda di Firenze per celebrare il decimo anniversario della kermesse di Matteo Renzi e l'inizio della nuova avventura fuori dal Pd. Per la prima volta dal 2009, le bandiere di partito fanno capolino nell'hangar della vecchia stazione ferroviaria, dove volti più (Lele Mora e Leopoldo Mastelloni) e meno noti hanno fatto capolino in un misto di curiosità e fascinazione. Come previsto, il discorso finale del padrone di casa è stato seguito da selfie, pollici su, baci e abbracci.

Insomma, bando alle ciance: si parte. Ma per andare dove? Se lo chiedono anche i militanti che hanno deciso di seguire Renzi in una missione che si annuncia difficile e per questo ancora più stimolante. "Bisogna fare il partito", avvertono molti di loro. D'accordo la "libertà" fuori dal Pd, un "partito novecentesco" che ha fatto di tutto per imbrigliare il rottamatore finito rottamato dopo il fallito referendum del 2016. Ma ora serve un'organizzazione. "Bisognava partire - sottolinea un simpatizzante renziano - ora però bisogna lavorare sulla gestione del simbolo". E dello statuto. Dovrebbe arrivare tra due-tre settimane. Retaggio burocratico del passato. Non le tessere. "Solo iscrizioni online", ha promesso Maria Elena Boschi. Eppure, la tabella di marcia già tracciata dai vertici di Italia Viva è quella di un partito tradizionale. Statuto, certo, ma anche un'assemblea nazionale da tenersi, spiegano i militanti, "a novembre o dicembre al massimo". Con i rappresentanti provenienti dai vari territori del Paese dove Italia Viva non si è ancora data una struttura.

"I dirigenti adesso devono capire che Italia viva non è solo un comitato elettorale nazionale e che non esistono solo le elezioni politiche, ma anche quelle ai diversi livelli locali", avverte un giovane attivista. "Siamo all'embrione. Se non metti le gambe alla testa... Non andiamo lontano", prevede un altro. Per ora, a livello locale, Renzi - insieme a Ettore Rosato - ha lavorato per portare nella sua orbita più amministratori locali possibili. Al momento la situazione non è rosea, ma in Toscana il partito mira già alla doppia cifra auspicata dall'ex premier nel suo discorso finale. Magari con qualche innesto proveniente dal centro(destra). Il popolo di Italia Viva non mette veti: "Se vogliono venire, vengano pure", il mantra ripetuto dai leopoldini.

Che cominciano già a contarsi.

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