Politica

Minacce di morte all'ex Dc troppo tenero con il Forum

Castagnetti chiede rispetto per la libertà di pensiero e viene aggredito sui social: «Magari ti svegli freddo»

Minacce di morte all'ex Dc troppo tenero con il Forum

Non è facile oggi in Italia sostenere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società. Ma non lo è neppure invitare a rispettare la libertà di parola e di espressione di tutti, pur avendo un approccio critico rispetto al Congresso delle Famiglie.

Lo sa bene Pierluigi Castagnetti, una vita nella Democrazia Cristiana, poi segretario del Partito Popolare dal 1999 al 2002 e vicepresidente della Camera dal 2006 al 2008, che su Twitter ha provato a trattare la grande contrapposizione generata dall'evento veronese e a seminare un po' di equilibrio e reciproca tolleranza.

«Il convegno di Verona degli integralisti è assurdo e patetico» si legge nel tweet incriminato. «Epperó. Se fosse vero che c'è chi nel Pd sta organizzando pullman di contestatori sarebbe un gravissimo errore. Rispettare la libertà di espressione e anche di errore di tutti. E non cavalcare integralismi opposti».

L'approccio troppo morbido verso il nuovo, grande nemico identificato dalla sinistra italiana non viene perdonato. I cattolici tradizionalisti, identificati come l'ultradestra nel migliore dei casi, ma più semplicemente bollati da chi commenta le parole di Castagnetti come «fascisti», «schifosi», «trogloditi», «talebani», «il Wc della famiglia», non devono avere diritto di parola, devono essere «annientati, non solo contestati». All'ex parlamentare non va molto meglio. Per avere osato invitare alla tolleranza su Castagnetti piovono insulti di ogni tipo, fino ad arrivare a chi gli scrive un poco beneaugurante: «Magari te sveji freddo»

Pierluigi Castagnetti evita di drammatizzare l'accaduto, ma non nasconde di essere rimasto colpito dalla violenza di alcuni commenti. «Ho scritto un tweet molto tranquillo, criticando il Congresso delle Famiglie» racconta «ma invitando tutti a riconoscere il diritto a esprimere la propria opinione. Sono stato aggredito, ma sono abituato, chi sta su Twitter lo sa bene. E' partita una batteria di commenti molto duri, non credo di elettori del Pd che pure avevo chiamato in causa».

«Quello che intendevo dire è chiaro: non bisogna cavalcare la logica degli opposti estremismi» continua Castagnetti. «È chiaro che quando ti dicono sporco Dc, devi crepare! non fa piacere. Ma devo dire che a parte coloro che hanno fatto degenerare il dibattito, molti commenti erano critiche di tipo politico che accetto serenamente. Certo alcuni mi hanno colpito, uno l'ho ritwittato perché particolarmente violento. Ma a parte questi casi non mi sognerei mai di controreplicare con quei toni proprio perché se invoco la libertà di pensiero e di parola devo essere disposto ad accettare le critiche altrui».

Molto gettonato nei commenti anche un richiamo, forzato e piegato all'uso, del paradosso della tolleranza di Karl Popper. Il riferimento è a «La società aperta e i suoi nemici» in cui il filosofo teorizza che «la tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza». Popper, naturalmente, non dice che le idee intolleranti devono essere silenziate. Piuttosto sono le azioni intolleranti che debbono essere perseguite attraverso la forza della legge e del diritto in una società aperta e liberale.

E nella protesta della sinistra contro il Congresso di Verona continua ad andare forte l'hashtag #ioballoconLaura, con riferimento alla tarantella che l'ex presidente della Camera ha dedicato due giorni fa a Salvini, insieme alle ragazze di «Non una di meno» al grido di «libertà».

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