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Missioni estere, regali di Renzi: strumenti musicali alla Somalia

Spunta un emendamento al decreto missioni per regalare alla Somali strumenti musicali insieme agli apparecchi per lo spionaggio. La Lega: "Renzi a casa"

Soldati italiani in Afghanistan (foto di Mauro Consilvio)
Soldati italiani in Afghanistan (foto di Mauro Consilvio)

Quattro filicorni, quattro tromboni, un sassofono, una tromba, un flauto e cinque clarinetti. Forse nelle intenzioni del governo c'era anche quella di creare una banda musicale in somalia. Gli strumenti sono stati, infatti, inseriti (e, fortunatamente, ritirati) all'interno di decreto missioni già di per sé infarcito di strane regalie ai Paesi. Regalie pensate da Matteo Renzi e compagni per incassare il fatidico seggio al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Nonostante tutte queste 'marchette' - fa notare il leghista Roberto Calderoli - i voti necessari per avere il seggio non sono arrivati e l'Italia, cornuta e mazziata, si è dovuta accordare con l'Olanda per un'alternanza un anno si ed uno no".

L'ennesima figuraccia internazionale del governo è contenuta in un emendamento-barzelletta presentato dall'esecutivo stesso alle Commissioni riunite. Emendamento che i relatori sono stati poi costretti a ritirare in Aula dopo essere stati ricoperti dagli attacchi delle opposizioni. Il testo, corredato dalla relazione tecnica di accompagnamento firmata dalla Ragioneria dello Stato, autorizzava a consegnare alla Somalia quattro autovetture dotate di strumenti per tracciare e monitorare le telefonate da apparecchi mobili per operazioni di spionaggio. In un Paese dominato dai signori della guerra regalare materiale militare sembra un assist quanto meno inopportuno verso chi certo non vuole la pace a casa propria e nel mondo. "Ma il bello arriva subito dopo - fa notare Calderoli - quando si aggiunge che vengono donati una serie di strumenti musicali per la banda nazionale musicale della Somalia". Nelle intenzioni del governo c'era appunto quella di regalare quattro filicorni, quattro tromboni, un sassofono, una tromba, un flauto e cinque clarinetti. "Strano che manchi il bombardino, lo strumento musicale, immaginiamo, più utilizzato in Somalia - sbotta il senatore del Carroccio - ma ci rendiamo conto di come siamo scesi in basso?".

Una volta esplosa la polemica, l'emendamento è stato ritirato dal decreto missioni.

"Resta però agli atti - conclude Calderoli - a conferma che un governo così ridicolo, che tratta in questo modo le questioni internazionali, deve solo andare a casa".

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