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Il modello Matteo: stampa sottomessa Parlamento di venduti

Altro che bavaglio per la limitazione delle intercettazioni. Quando serve, quando si temono ritorsioni, il bavaglio i giornalisti se lo mettono da soli e volentieri

Il modello Matteo: stampa sottomessa Parlamento di venduti

Al suo ritorno sulla scena pubblica dopo un lungo periodo di silenzio, Silvio Berlusconi ha parlato di uno stato di «democrazia sospesa», riferendosi al fatto che abbiamo al governo un premier - per la terza volta consecutiva - non eletto dalla gente, ma nominato dal Quirinale in accordo con Stati esteri. Non siamo di fronte a una ossessione del Cavaliere, che di questa sospensione è la prima vittima. Parliamo della madre di tutti i problemi, di un fenomeno che da Palazzo Chigi si sta diffondendo per contaminazione in tutti i capisaldi della democrazia. È sospesa, per esempio, la libera informazione. Per parlare solo di ciò che è accaduto negli ultimi giorni, grande stampa e dibattiti televisivi hanno bellamente ignorato che per Carlo De Benedetti - uno dei primi imprenditori e finanzieri italiani, nonché editore di La Repubblica e L'Espresso , sponsor di Renzi - sia stato richiesto il giudizio per disastro ambientale e omicidio colposo (i morti di amianto alla Olivetti di cui era presidente).

Lasciamo perdere cosa sarebbe successo se al posto dì De Benedetti ci fosse stato Silvio Berlusconi, inutile il paragone con il linciaggio mediatico dei Riva, padroni dell'Ilva di Taranto, portato avanti soprattutto da Repubblica . Peggio, per intenderci, sarebbe solo se i giornali tedeschi in questi giorni censurassero lo scandalo Volkswagen. E che dire del silenzio, direi censura - compiacente o dettata dalla paura di ritorsioni -, sull'inchiesta che vede al centro il padre di Matteo Renzi? Attenzione: qui si parla non solo di una truffa di mariuoli ai danni dello Stato, ma di un sistema di malaffare tra imprenditori, politici e banchieri per il quale qualsiasi altro povero cristo sarebbe già nelle patrie galere.

Altro che bavaglio per la limitazione delle intercettazioni. Quando serve, quando si temono ritorsioni, il bavaglio i giornalisti se lo mettono da soli e volentieri. Come nel fare passare per eroi della libertà quei parlamentari traditori che in queste ore si stanno vendendo a Renzi dopo essere stati scelti dagli elettori per opporsi al Pd. Per loro nessun «trattamento Scilipoti», il deputato linciato perché nel 2010 osò lasciare l'Idv per Forza Italia. Stampa di regime, Parlamento di venduti e sottomessi. È l'Italia di Renzi.

Non sarà mai la nostra.

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