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La moglie di De Magistris in piazza: "Salvini è razzista"

La consorte del primo cittadino non rinuncia alla manifestazione: "Protestare è un diritto, se non scendiamo in strada ci relegano come nelle riserve indiane"

La moglie di De Magistris in piazza: "Salvini è razzista"

De Magistris contro Salvini. Ma non stiamo parlando del sindaco di Napoli Luigi, ma di sua moglie Maria Teresa Dolce, in De Magistris per l'appunto.

La docente di diritto e prima cittadina del capoluogo partenopeo non rinuncia a dire la sua sulla visita di Matteo Salvini a Napoli, che ieri ha infiammato il dibattito politico nazionale. Parlando con Grazia Longo de La Stampa, la moglie del sindaco racconta di come abbia partecipato in persona alla manifestazione organizzata contro il leader leghista: "Manifestare è un diritto costituzionale, eravamo tanti e pacifici. Non potevamo tacere contro il razzismo di Salvini."

Secondo la Dolce andare in piazza era quindi giusto, quasi doveroso: "Chi prima del corteo suggeriva di 'fare attenzione' faceva un'operazione subdola, perché era un modo di violare un diritto costituzionale, una sorta di nuovo fascismo". Certo, la manifestazione è stata macchiata da scontri e violenze, ma la moglie del sindaco tiene a puntualizzare come i black bloc non fossero in alcun modo legato al resto dalla protesta, pacifica.

"Li avevo notati - racconta - ma non facevano parte del corteo che era composto da gente tranquilla, gente con i bimbi sul passeggino, tamburi. Niente a che spartire con i violenti. E comunque ho dovuto abbandonare il corteo prima che esplodessero le bombe carta perché avevo mio figlio a casa con la febbre."

Poco o niente, invece, viene detto delle posizioni del marito, finito nell'occhio del ciclone per la solidarietà a una protesta che poi, in alcune frange, ha finito per rivelarsi anche violenta: "Credo - spiega la signora De Magistris - che Salvini avesse il diritto di parlare a Napoli, magari in un'altra sede slegata dal Comune.

Ma gli scontri hanno giovato solo a lui, è stata tutta una pubblicità a suo favore."

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