Politica

Le Monde rettifica: "Infondate le accuse contro Berlusconi e Fininvest"

Dopo una campagna contro Berlusconi con articoli che parlavano di presunti rapporti con la mafia, arriva la rettifica

Le Monde rettifica: "Infondate le accuse contro Berlusconi e Fininvest"

Le Monde ammette l'errore. Dopo una campagna contro Silvio Berlusconi e Fininvest con due articoli che parlavano di presunti rapporti tra il Cavaliere e la mafia, arriva la retromarcia del quotidiano francese. Con una rettifica ufficiale Le Monde si rimangia le accuse. Sia sull'edizione cartacea che su quella online (lemonde.fr), come sottolinea Fininvest in una nota, il quotidiano precisa l'infondatezza delle accuse mosse contro Berlusconi con due articoli dell'agosto 2015 e del luglio 2017 dal titolo "Quando Berlusconi viene a patti con la Piovra" e "Quando Berlusconi trattava con Cosa nostra". "Sono stati avviati diversi procedimenti penali per verificare se Berlusconi e il suo gruppo Fininvest avessero utilizzato capitali di provenienza mafiosa, ma dopo approfondite indagini, finalizzate soprattutto ad analizzare le dichiarazioni dei pentiti e i flussi finanziari di Fininvest, questi procedimenti hanno portato a provvedimenti di non luogo a procedere o di assoluzione. In queste sentenze definitive - riconosce Le Monde - non c’è alcuna prova che Fininvest e Silvio Berlusconi abbiano potuto beneficiare di somme di origine mafiosa, o che si siano dedicati a riciclare tali somme".

Insomma dopo la retromarcia di Bill Emmott e de L'Economist che ha definito il Cav "salvatore politico", arriva anche un "ripensamento" dalla Francia. Nel primo articolo su cui è arrivata la rettifica, Le Monde, con un pezzo a firma Psenny, parlava di "legami con la mafia siciliana stabiliti con certezza dai numerosi giudici incaricati di indagare sui suoi affari". Nel secondo articolo l'attacco era ancora più pesante: "Le inchieste giudiziarie hanno mostrato che gli enormi investimenti nel complesso immobiliare Milano 2, realizzato alla fine degli anni Settanta nella periferia milanese, sono stati realizzati grazie al denaro nero della mafia".Tutte accuse queste che si sono poi dimostrate infondate. E ora il quotidiano si "scusa" con una rettifica. Meglio tardi che mai..

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