Cronaca nera

Morta in chiesa: "È stata accoltellata"

I medici: gravi ferite a collo e addome. Caccia a un ragazzo su un furgone rosso, ci sono filmati

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Non ferite lievi, ma profonde all'addome quelle rilevate sul corpo della donna trovato venerdì in una zona di montagna poco frequentata sopra La Salle, in provincia di Aosta. Dopo un primo esame sul cadavere, in attesa dell'autopsia che verrà effettuata domani, si rafforza la pista della morte violenta ipotizzata in un primo momento. Un omicidio, dunque, di cui si sa ancora poco, ma sul quale gli inquirenti contano di fare luce a breve.

I magistrati della Procura di Aosta avrebbero scoperto l'identità della vittima, grazie ad alcune testimonianze e alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza della zona, visto che non è stato trovato il suo telefonino e non aveva con sé i documenti: si tratterebbe di una ragazza francese di 29 anni. Il cadavere è stato scoperto nel primo pomeriggio di venerdì da alcuni escursionisti che stavano facendo una passeggiata. Lo hanno visto per caso, curiosando tra i ruderi di una ex chiesa diroccata che si trova nella frazione di Equilivaz, tra Aosta e Courmayeur, in un villaggio disabitato da anni di cui restano soltanto le rovine di alcuni edifici. Era rannicchiato in posizione fetale, vicino ad una parete. «Sembrava stesse dormendo», hanno raccontato. Anche perché le tracce di sangue non erano evidenti e non c'erano segni di colluttazione. L'allarme è scattato subito e sono intervenuti i carabinieri, che hanno passato al setaccio l'area e messo sotto sequestro la ex chiesetta. È stato disposto l'esame del Dna sul sangue e sui reperti. In un primo momento si era parlato di segni sospetti sul corpo, ora è stato accertato che si tratta di ferite gravi, anche sul collo, inferte con un'arma da taglio, allontanando l'ipotesi di un malore o quella di un suicidio. Prevale quella dell'omicidio, anche se si attende l'esito dell'esame autoptico affidato all'anatomopatologo Roberto Testi e in programma domani per chiarire la cause della morte. Le indagini si stanno concentrando su un furgone bordeaux sgangherato che gli abitanti della zona hanno visto in sosta per due giorni vicino al ponte di Equilivaz, da dove parte il sentiero che porta all'ex chiesetta, raggiungibile camminando per una decina di minuti lungo un sentiero nella boscaglia. Un percorso poco conosciuto, frequentato per lo più dalla gente del posto, a cui non è sfuggita quella vecchia vettura mai vista prima. Si ipotizza che la vittima fosse in viaggio per l'Europa insieme a un altro giovane, sembra un marocchino di nazionalità italiana. Si sospetta che i due facessero uso di droga. I residenti li avevano visti in un supermercato. Le indagini si concentrano sul furgone sul quale si sarebbe allontanato il ragazzo.

Gli inquirenti hanno il numero di targa e hanno fatto acquisire le immagini delle telecamere sulla statale 26, tra Aosta e Courmayeur, per intercettarlo.

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