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Moschee, Lega musulmana chiama il governo Conte. Ma la Farnesina la stoppa

Secondo la Lega musulmana mondiale in Italia servirebbero nuove moschee regolari e chiede al nostro governo di aprire una linea di dialogo offrendo aiuto concreto anche sul fronte delle politiche per i migranti

Moschee, Lega musulmana chiama il governo Conte. Ma la Farnesina la stoppa

Nuove moschee regolari in Italia e aiuto al nostro Paese sul fronte della politica per i migranti. Sono le proposte della Lega musulmana mondiale, organizzazione non governativa islamica con sede a La Mecca. attraverso il segretario Mohammad Al Issa, ex ministro della Giustizia saudita. Intervistato dal Corriere della sera Al Issa spiega la proposta: "Rifugi, aiuti, soldi, quello che volete. Siamo pronti a mettere molti soldi, un supporto diretto al governo italiano sull’immigrazione. Ma - si lamenta - non siamo riusciti a dirlo al vostro ministro degli Esteri. Dieci giorni fa dai nostri uffici romani - racconta Al Issa - abbiamo chiesto con una nota diplomatica un incontro per me col vostro ministro degli Esteri. Ma ci hanno detto che il ministro non era disponibile e potevo vedere un suo vice. Ognuno è benvenuto per me a livello amichevole, ma il protocollo della Lega musulmana non mi permette di incontrare un livello più basso in via ufficiale. E io sto ripartendo per Riyad".

"Noi - spiega Al Issa - abbiamo una proposta per l’Italia, sull’integrazione; bisogna capire il background di queste persone, abbiamo studi, informazioni. E possiamo lavorare insieme. L’Italia soffre più degli altri Paesi. Noi vogliamo supportare a 360 gradi il vostro governo, abbiamo un’organizzazione mondiale per farlo e soldi da offrirvi. Denaro che esce direttamente dai fondi della Lega musulmana mondiale. I musulmani - aggiunge - sono fieri di stare in Italia. Sentiamo la responsabilità di partecipare a questa impresa".

A chi gli fa notare che in Italia ci sono solo 6 moschee regolari e moltissime irregolari Al Issa risponde in questo modo: "Bisognerebbe costruirne di più, sì (di regolari, ndr), con sermoni in arabo e italiano".

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