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Mossad e Cia avvertono papa Francesco: "Il Vaticano è il prossimo obiettivo dell'Isis"

La Santa Sede, e lo stesso papa Francesco, sono da tempo un possibile obiettivo dei terroristi. Nei giorni scorsi Mossad e Cia avrebbero inviato informative all'intelligence italiana

Mossad e Cia avvertono papa Francesco: "Il Vaticano è il prossimo obiettivo dell'Isis"

Il Califfo Abu Bakr Al Baghdadi e i suoi miliziani dello Stato islamico vogliono colpire il Vaticano. I servizi segreti americani e israeliani hanno avvertito papa Francesco che la Santa Sede è il prossimo bersaglio negli obiettivi della lista dell'Isis. L'inquietante rivelazione dell’esperto di questioni mediorientali della tv di Stato israeliana Canale 1 Oded Granot, è stata subito confermata dall'intelligence italiana alla quale Mossad e Cia avrebbero inviato nei giorni scorsi informative in cui si analizzano i possibili scenari, senza però indicare elementi concreti di rischio.

"La Santa Sede, e lo stesso papa Francesco - viene fatto notare dall’intelligence - sono da tempo un possibile obiettivo dei terroristi". E lo stesso leader dello stato islamico Abu Bakr al Baghdadi, nel luglio scorso, aveva pronunciato un discorso con il quale annunciava ai suoi seguaci la volontà di "conquistare Roma". Ecco perchè, dicono gli 007, nelle analisi che vengono costantemente aggiornate e nelle informative arrivate negli ultimi giorni dal Mossad e dalla Cia, il Vaticano continua ad essere indicato come un obiettivo possibile. Ma sia le informative dei servizi alleati sia le informazioni raccolte dai nostri 007 non indicano "segnali concreti di rischio o progettualità in corso". "È possibile che qualcuno voglia alzare la posta - sottolinea una qualificata fonte d’intelligence - ma allo stato non abbiamo elementi concreti per poter sostenere che vi siano rischi maggiori". Anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano più volte negli ultimi giorni ha ribadito che non vi sono "segni pratici visibili" di possibili azioni sul nostro territorio, anche se l’Italia resta rischio: perché fa parte dell’Occidente e dei Paesi che combattono il terrorismo e perchè è il centro della cristianità e ospita il Vaticano.

Secondo Bild am Sonntag, da informazioni raccolte dall’agenzia americana Nsa l'attentato di Parigi dovrebbe infatti essere il primo di una serie di attentati in Europa. "Nelle intercettazioni è stato fatto anche il nome di Roma - si legge sul tabloid tedesco - piani concreti tuttavia non sono noti". "Commandos terroristici costituiti da 4 unità sarebbero diretti in Europa, talvolta camuffati come rifugiati", si legge ancora sulla testata tedesca che dà notizia delle informazioni raccolte dagli americani sul rischio corso in attualmente Europa. Le informazioni su Roma si trovano in un ampio articolo (che ha come sfondo fotografico il Colosseo) dedicato alle capitali europee che potrebbero, dopo Parigi, venire colpite. Bild dà la parola a esperti dell’intelligence come il generale americano Michael Flynn, a capo fino ad agosto scorso dei servizi segreti militari americani, che avverte: "Attentati del genere non dovrebbero meravigliarci. Ne vedremo degli altri". Anche Andrew Parker, capo dei servizi segreti interni britannici MI5, si spinge a dire con toni inconsueti che "è cresciuto il rischio di un attentato con numerosi morti". E proprio i servizi britannici avrebbero avvertito i colleghi europei del rischio di attentati sugli aerei, realizzati con un tipo di esplosivo non rilevabile dai metal detector. Proprio al Qaeda avrebbe pubblicato rapporti dettagliati di bombe di questo tipo in internet.

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