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LE MOSSE DEL CENTRODESTRA

LE MOSSE DEL CENTRODESTRA

RomaDeluso, dispiaciuto, amareggiato. Sono questi gli stati d'animo prevalenti in Silvio Berlusconi mentre scorre le agenzie di stampa che riportano le parole di Raffaele Fitto, pronunciate nell'evento romano organizzato all'Eur. L'europarlamentare pugliese conferma di non avere alcuna intenzione di lasciare Forza Italia e rinnova la sua sfida: «Noi stavamo, stiamo e staremo in Fi. I 15 giorni sono quasi finiti e la lettera di licenziamento non è arrivata. Non c'è paragone con lo strappo di Fini che faceva cadere il governo di centrodestra e con quello di Alfano che ha governato con il centrosinistra». Fitto non fa mancare, però, le critiche alla leadership del partito: «Si ammettano gli errori commessi in questi mesi».

Un approccio che non piace a Berlusconi che si è assunto le sue responsabilità, ha archiviato il Patto del Nazareno e oggi vive questa contrapposizione come un fatto «strumentale», destinato a erodere i consensi di Forza Italia, visto che un elettorato non di militanza ideologica finisce per reagire con poco entusiasmo a queste dinamiche. Berlusconi, comunque, non detta alcun comunicato. Chi si esprime sull'evento sono i parlamentari che partecipano alla manifestazione organizzata da Mariastella Gelmini a Bergamo, un'iniziativa che ha in realtà un obiettivo preciso: rivendicare pari dignità con la Lega nel momento in cui è in corso il braccio di ferro sulle Regionali e ricordare il modello della regione Lombardia dove il centrodestra unito ha vinto e governa insieme. Fitto finisce inevitabilmente al centro dell'attenzione. «Attaccare il leader del partito a poco più di due mesi dal voto non è il massimo per chi vuole “ricostruire“» commenta la Gelmini. Giovanni Toti usa toni più duri. «Non sono accettabili lezioni su come vincere da chi in questi anni ha perso tutto quel che si poteva perdere: Regione, capoluogo. E in una terra tendenzialmente di centrodestra. Non sono accettabili lezioni sul rinnovamento da chi nella sua regione non ha mai rinnovato nulla e ha fatto della politica un mestiere». Un altro duro affondo arriva dal neocommissario di Forza Italia in Puglia, Luigi Vitali, che giudica «sgradevole e inopportuno» il video proiettato durante la convention che ritrae il famigerato siparietto della risatina fra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy con la quale i due politici europei cercarono di «umiliare pubblicamente Berlusconi e l'Italia. Una vera caduta di stile». Un'immagine inserita, però, dai fittiani per fotografare «la loro Europa».

La «questione Fitto» potrebbe essere affrontata da Berlusconi martedì a Roma, in una riunione con lo stato maggiore azzurro. Altero Matteoli continua a promuovere una ricucitura, magari facendo leva su un pontiere come Francesco Paolo Sisto, ma ammette che l'impresa è difficile «perché Fitto sembra incamminarsi sulla strada di un progetto fuori del partito», anche se diversi «fittiani mi pregano di insistere su questa strada». Per il momento il presidente di Fi si concentra su questioni diverse. Nelle ultime 24 ore ha incontrato diversi imprenditori del Nord per confrontarsi sul Jobs Act, ascoltarne le preoccupazioni e valutarne la ricaduta, incrociando con dati e aspettative economiche. Sul fronte politico continua il lavoro con i coordinatori regionali per comporre il mosaico delle alleanze per le Regionali.

Una partita che Berlusconi vorrebbe chiudere entro la settimana e per la quale attende ora risposte definitive.

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