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Multa ai cambia casacca, ora il Pd fa retromarcia

Il commissario dem in Umbria Walter Verini spiega: "Un candidato che volesse ripensarci potrebbe farlo"

Multa ai cambia casacca, ora il Pd fa retromarcia

Prima il pugno duro e poi la retromarcia: il Pd sulla multa ai cambia casacca alla fine ci ripensa. Walter Verini avrebbe fatto firmare ai candidati dem in Umbria un documento che avrebbe obbligato loro a pagare una sanzione da 30mila euro qualora avessero deciso di cambiare gruppo dopo l'eventuale elezione. Tuttavia lo stesso commissario umbro, come riportato da Il Messaggero, ha fatto sapere: "Essendo su base volontaria, tra candidato e il partito, un candidato che volesse ripensarci potrebbe farlo. È stata una scelta condivisa e non un’imposizione".

Confusione

La scelta aveva creato caos all'interno del Partito democratico. Il capogruppo al Senato Andrea Marcucci aveva tuonato: "Inseguire il M5S, prevedere una multa e una sorta di di vincolo di mandato per i candidati alle regionali del Pd in Umbria, non mi sembra affatto una buona idea. Il commissario del Pd Walter Verini ci ripensi". Sulla stessa linea si era schierato Andrea Orfini: "La scelta di inserire il vincolo di mandato con tanto di multa è qualcosa al di fuori della cultura politica democratica e spiace davvero che qualcuno non se ne renda conto".

Pochi giorni fa a rilanciare uno dei vecchi cavalli di battaglia dei grillini era stato Luigi Di Maio che, intervenuto a Porta a Porta da New York, aveva dichiarato: "Troviamo una soluzione per evitare che si tradiscano i principi della libertà dell’individuo ma per tutelare i cittadini di fronte a chi tradisce gli italiani".

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