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Naia obbligatoria, sogno infranto: "Impossibile, budget ai minimi"

Naia obbligatoria, sogno infranto: "Impossibile, budget ai minimi"

Salvini vuole la leva obbligatoria, ma il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta (nel tondo), non ci sta ed è di nuovo scontro con il collega del Viminale.

Fonti vicine al ministero fanno sapere: «Pensiamo al futuro non al passato e del resto il ministro Trenta è già stato molto chiaro: il ritorno alla leva obbligatoria è un'idea romantica, ma inapplicabile, visto che le dinamiche sono cambiate e oggi il Paese vanta dei professionisti tra le Forze armate». Il problema maggiore sta nel fatto che allo stato attuale riattivare la naia sarebbe pressoché impossibile, perché prima della volontà mancano strutture, mezzi e risorse.

D'altronde, la titolare del dicastero di via XX Settembre già lo aveva ribadito in un'intervista rilasciata al Giornale: «Penso che la leva sia inadeguata - aveva detto - rispetto ai tempi che stiamo vivendo. Abbiamo un esercito di professionisti che deve restare tale e non abbiamo neanche le caserme, le risorse, ma soprattutto non c'è la necessità di sostenere, al momento, una leva così come ce la ricordiamo. Ciò non esclude che in qualsiasi momento non possa essere riattivata perché non è stata abolita, ma solo sospesa».

A questo si aggiunge che la Difesa ha poca liquidità e che i tagli ingenti e recenti, apportati proprio sotto l'amministrazione 5 stelle hanno comportato criticità importanti. In alcuni casi mancano anche i soldi per il carburante degli aerei o per le bollette di acqua, luce, gas e per i pezzi di ricambio dei mezzi, come più volte anticipato anche dal Cocer interforze.

Sulla necessità dell'aumento di fondi da destinare al comparto era intervenuto di recente anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, che nella sua audizione di fronte alle commissioni competenti, nel febbraio di quest'anno, aveva illustrato le linee programmatiche.

«Non mi è possibile - aveva detto il generale - in questa sede tralasciare il fatto che, mentre gli alleati aumentano gli stanziamenti verso il 2%, noi abbiamo mantenuto il budget per la Difesa nel 2019 pressoché invariato rispetto all'anno precedente, circa l'1,15%, con la previsione di un lievissimo trend incrementale per gli anni successivi. Una situazione che - dice ancora Vecciarelli - occorre migliorare sostanzialmente, consapevole che, altrimenti, dovremo rinunciare non solo all'efficienza di molti sistemi, ma già dal prossimo futuro, anche ad interi profili capacitivi». Il Capo di Stato Maggiore si augura che «il Paese possa disporre di Forze armate agili, snelle e motivate per svolgere tali ruoli, consapevole che l'efficienza militare, essenziale nei momenti di crisi, non è frutto di improvvisazione, ma di un continuum basato su coerenza, responsabilità e persistenza».

Come poter riattivare, dunque, la leva obbligatoria quando si prospetta uno scenario caratterizzato dalla mancanza di risorse necessarie anche ai bisogni primari della Difesa?

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