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Nasce il primo supermarket senza plastica: Amsterdam lancia la guerra agli imballaggi

L'iniziativa della catena "Ekoplaza": sarà estesa a tutti i 74 punti vendita

Nasce il primo supermarket senza plastica: Amsterdam lancia la guerra agli imballaggi

Una sezione speciale senza plastica. Settecento prodotti a disposizione dei clienti nel primo supermercato al mondo con un'area dedicata in cui la plastica sarà solo un ricordo lontano. Succede ad Amsterdam, nel momento in cui l'intero Vecchio continente sta rivedendo la propria politica in tema ambientale, a cominciare dalla messa al bando delle automobili diesel, considerate troppo inquinanti.

Materiale compostabile, vetro o metalli saranno le materie alternative per i prodotti in vendita nella catena di cibo biologico Ekoplaza, che ha promesso di estendere la nuova politica dei reparti «eco» nei suoi 74 supermercati sparsi per l'Olanda già entro la fine di quest'anno. «Una pietra fondamentale per un futuro migliore», ha detto il presidente di Ekoplaza, Erik Does.

La mossa della catena olandese arriva dopo gli annunci da parte dell'Unione europea e del governo britannico di Theresa May, che hanno dichiarato guerra alla plastica promettendo un cambio di rotta netto, per i prossimi anni, nel tentativo di ridurne al massimo l'utilizzo. «Per decenni ai clienti è stata venduta la bugia che non possiamo vivere senza imballaggi di plastica per le bevande e per il cibo - ha spiegato Sian Sutherland, co-fondatore di «Un Pianeta di plastica», il gruppo che sta dietro alla campagna di pressione, cominciata già un anno fa, e che chiede ai supermercati di mettere a disposizione un reparto no-plastica. Solo nel Regno Unito i supermercati producono una tonnellata di plastica l'anno. I promotori della campagna garantiscono che i prodotti plastic-free non saranno più costosi di quelli inquinanti, al contrario saranno «convenienti».

A inizio anno, la Ue ha annunciato la sua offensiva contro le plastiche, proponendosi come obiettivo il 2030, anno in cui tutti gli imballaggi immessi sul mercato europeo dovranno essere riciclabili e riutilizzabili in modo economicamente vantaggioso. Con qualche giorno di anticipo, anche il governo di Londra ha promesso l'eliminazione totale dei rifiuti di plastica «non necessari» ma con una scadenza pluri-decennale, entro il 2042. Eppure il piano della premier Theresa May è stato anche oggetto di dure contestazioni.

Fra le misure introdotte c'è un'imposta di 5 pence sui sacchetti della spesa monouso per tutti i rivenditori di Gran Bretagna, non più solo le grandi catene, l'introduzione nei supermercati di corridoi con prodotti alimentari (in particolare le verdure) liberi da imballaggi di plastica e l'impegno ad aiutare i Paesi in via di sviluppo nello smaltimento dei rifiuti.

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