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Ncd corteggia il Pd ma per ora niente nozze

Il Pd, per ora, smentisce alleanze in Campania. L'ex Nunzia De Girolamo: "Siamo alle comiche finali di un partito che si chiama Nuovo Centrodestra ma ambisce a diventare il Nuovo Centrosinistra"

Ncd corteggia il Pd ma per ora niente nozze

Il Nuovo Centrodestra continua a far parlare di sè. Dopo che ieri Gaetano Quagliariello, insieme ad altri ex alfaniani, ha dato vita al suo movimento, oggi a fare rumore sono le voci di una possibile alleanza Pd-Ncd in Campania. Tutto è partito dalle dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, coordinatore regionale dell'Ncd in Campania, che ieri aveva avanzato l'ipotesi di fare a Napoli "primarie di coalizione con la partecipazione principale delle forze politiche che sostengono il buon lavoro del governo Renzi".

Nel corso della giornata odierna, poi, c'è stata una vera e propria levata di scudi della minoranza Pd che ha escluso categoricamente un'alleanza di questo tipo. "Che fine ha fatto la moratoria sulle primarie?" si chiede Roberto Speranza sul suo profilo Facebook. "Con Ncd - continua l'ex capogruppo Pd alla Camera - si fa il partito della nazione. Noi dobbiamo fare il centrosinistra. Matteo Renzi ha chiesto a tutto il Pd una moratoria fino a gennaio sulle primarie per le prossime elezioni amministrative dopo un maldestro tentativo della sua segreteria di cambiare le regole contra personam. In questo momento nel Paese ci sono altre priorità. Sottoscrivo. Convintamente". "Nel frattempo arriva però - conclude Speranza - l'annuncio che il Nuovo Centrodestra a Napoli parteciperà alle primarie del Pd. Spero che arrivi presto una smentita da parte dei vertici del Nazareno. Chi lo ha deciso? E che fine ha fatto la moratoria? Basta giochi delle tre carte. E soprattutto basta partito della Nazione. Noi siamo il Pd e dobbiamo ricostruire il centrosinistra. E il centrosinistra non si può ricostruire con una forza politica che si chiama Nuovo Centrodestra".

A smentire la notizia è anche Assunta Tartaglione, segretario regionale del Pd Campania, che precisa: "I contatti intrapresi dalle segreterie provinciali del Pd e di Ncd sono da intendersi solo quale indizio di un eventuale confronto che non contempla la partecipazione di Ncd alle primarie. Sulle alleanze alle comunali nessuna scelta estemporanea, ma solo l'avvio di percorsi che devono essere condivisi non solo a livello locale. Le relazioni con forze politiche di rilievo sovracomuale, come è noto, vanno vissute nella collegialità e nelle sedi opportune". Le smentite, poi, arrivano anche da Ncd da parte dei capigruppi di Camera e Senato, Maurizio Lupi e Renato Schifani ma soprattutto dal coordinatore regionale Alfano che esclude la partecipazione alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco e precisa: "Si tratta di una questione interna a un'altra forza politica. In Campania, stiamo lavorando nei 4 capoluoghi di provincia e nelle città che andranno al voto in primavera, per dare le migliori risposte al territorio".

L'ex alfaniana Nunzia De Girolamo, tornata di recente in Forza Italia proprio a causa di un sempre più probabile spostamento a sinistra commenta al giornale.it: "Siamo alle comiche finali di un partito che si chiama Nuovo Centrodestra ma ambisce a diventare il Nuovo centrosinistra, un partito del tutto allo sbando come dimostrano anche il susseguirsi di dichiarazioni e smentite del coordinatore Alfano". Un deputato campano del Pd, Massimiliano Manfredi, invece, spiega così la fuga in avanti dell'Ncd campano: "Non c'è nessuna alleanza, non c'è stato nessun incontro, sono loro che sono venuti a cercarci in tutti e quattro i capoluoghi dove si vota perché non si vogliono alleare col centrodestra". Sarebbe dunque l'Ncd a corteggiare il Pd, e non viceversa? Il desiderio di salire sul carro del vincitore, infatti, fa breccia anche a Milano dove tra i grandi sponsor dell'ex commissario Giuseppe Sala come candidato sindaco del Pd si trovano anche Maurizio Lupi e Roberto Formigoni.

Ora, come sempre, l'ultima parola spetterà a Matteo Renzi e non è detto che penda in favore di Angelino Alfano, soprattutto se la gestione della sicurezza a Roma in occasione del Giubileo dovesse essere turbolenta.

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