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Nella città natale del Pci centrodestra al ballottaggio

Per la prima volta nella sua storia sfiderà i dem Crollo dei 5 stelle che pagano per i molti errori

Nella città natale del Pci centrodestra al ballottaggio

Per la prima volta nella storia il centrodestra va al ballottaggio con il Pd nella rossa Livorno. Un risultato storico, in controtendenza con quello del resto della Toscana, dove alle amministrative, come è consuetudine da oltre settant'anni, continua a vincere la sinistra. Il candidato di Fratelli d'Italia, Andrea Romiti, ispettore di polizia e padre di due figli, appoggiato anche da Lega, Forza Italia e dalla lista civica «Livorno in movimento» si attesta, infatti, al 26,75% e va diretto al secondo turno a osteggiare il contendente Luca Salvetti, che si ferma a un 34,23%. Un risultato che ha fatto esultare i supporter di Romiti, riunitisi ieri nella sala consiliare del Comune di Livorno per assistere allo scrutinio in diretta.

Proprio come nel resto d'Italia, anche nella città labronica, i 5 stelle crollano invece sotto al peso dei loro sbagli. I livornesi non hanno perdonato a chi li amministrava gli errori sulla partecipata Aamps, per cui fu indagato il sindaco Filippo Nogarin e quelli fatti la notte dell'alluvione di due anni fa, quando nella città toscana persero la vita diverse persone. La candidata Stella Sorgente, attuale vice sindaco, che corre al posto del primo cittadino Filippo Nogarin, che ha preferito provarci con la Europee, si ferma, infatti, al 16,24 per cento, percentuale che dà la misura di quanto i livornesi siano scontenti dell'operato dei pentastellati. A seguire Marco Bruciati della coalizione che racchiude Buongiorno Livorno e Potere al popolo, che prende un 14.25 per cento.

«Sono convinto di potercela fare al ballottaggio - ha detto Romiti al Giornale - perché i cittadini hanno capito che questa città va liberata dal clientelismo. Accordi in vista del secondo turno? Valuteremo nei prossimi giorni, ma noi non siamo per gli accordi ideologici, quelli li lasciamo ad altri. Preferiamo chiedere il voto alla gente». Romiti potrebbe considerare un accordo proprio con il Movimento 5 Stelle, visto che il governo del Paese tra Lega e pentastellati, per adesso, seppur traballando, tiene. Ma non è ancora chiaro se i grillini vogliano o meno.

Salvetti sorride di fronte alle telecamere, ma il suo sorriso è tirato. Un ballottaggio nella città in cui nacque il Partito comunista è già considerata una sconfitta. La percentuale raggiunta da Romiti è, infatti, ben più confortevole del 34.7 per cento preso dal candidato del Centrodestra Daniele Spada a Prato, che va al ballottaggio contro Matteo Biffoni che raggiunge un preoccupante 47.6 per cento.

Non sfonda a Capalbio, nella roccaforte dei radical chic di sinistra, come ci si aspettava anche grazie al risultato bulgaro della Lega alle Europee, il candidato sindaco Valerio Lanzillo (lista civica di Centrodestra), che si ferma a un 30.88 per cento. A vincere è stato Settimio Bianciardi, fuoriuscito del Pd, che con la sua lista civica «Adesso per Capalbio» prende il 36.29 per cento sconfiggendo il contendente del Partito democratico, della lista civica «Vivere Capalbio», che prende un 32.83 per cento. Nella cittadina del Grossetano la Lega ha superato alle Europee anche il 50% delle preferenze. Da un primo esame del voto si evince che i toscani vogliono un cambiamento europeo ma a livello locale restano legati alle tradizioni dei partiti. tradizionali.

La sorpresa Livorno, però, dà da pensare, perché se Romiti dovesse farcela al ballottaggio, allora, la città più rossa del Granducato finirebbe nelle mani del Centrodestra che, in quelle terre, non ha mai avuto la possibilità di governare.

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