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Nella fuga jihadista spariti i tagliagole "italiani"

Sono una settantina e non si trovano più. Ma è mistero anche sui 200 milioni di dollari svaniti

Nella fuga jihadista spariti i tagliagole "italiani"

Il «fantasma» del Califfo, milioni di dollari in contanti e lingotti d'oro, ostaggi eccellenti spariti nel nulla e 130 jihadisti partiti dall'Italia che sembrano tutti morti o volatilizzati. I misteri della fine dello Stato islamico diventeranno leggenda come ai tempi del crollo del Terzo Reich.

Del Califfo, Abu Bakr al Baghdadi, non c'è traccia nell'ultima ridotta di Baghuz definitivamente conquistata. Una squadra speciale della Cia in collaborazione con l'intelligence curda gli ha dato inutilmente la caccia nella sacca dell'Isis. L'ultimo segno di vita del Califfo è del 23 agosto scorso con un messaggio audio che invitava i seguaci a «perseverare» anche se la sconfitta appariva inevitabile.

Dalla sacca di Baghuz sono riusciti a fuggire soprattutto verso il confinante Irak centinaia di jihadisti, che avrebbero portato via 200 milioni di dollari, quello che restava del tesoro del Califfato. Solo durante la conquista di Mosul nel 2014, la «capitale» del Califfato, i tagliagole avevano depredato contanti e riserve auree per 500 milioni di dollari nelle banche della città.

Secondo il servizio informazioni di Baghdad casse di lingotti d'oro sono state sotterrate nel deserto, in punti strategici e segreti, dopo la caduta di Mosul, per continuare la lotta clandestina.

Negli ultimi sanguinosi giorni di battaglia del Califfato in Siria sono spuntate a ripetizione notizie su ostaggi famosi come il giornalista inglese John Cantlie e il gesuita italiano Paolo Dall'Oglio ancora vivi, che i miliziani dell'Isis avrebbero voluto utilizzare come disperata merce di scambio. Al momento dei rapiti eccellenti non c'è traccia, ma decine di curdi e soldati siriani sono stati liberati durante l'offensiva finale.

Un altro mistero che ci riguarda da vicino è la scomparsa nel nulla di quasi tutti i 130 volontari jihadisti partiti dall'Italia per combattere in Siria. Meno della metà risulterebbe uccisa, fra 5 e 10 sarebbero rientrati solo due foreign fighter italiani, tra cui Samir Bougana, nato in Lombardia ma di origini marocchine, è stato catturato dai curdi. Oltre a lui sono finite nei campi sorvegliati delle mogli dell'Isis due giovani jihadiste partite dal Veneto, Sonia Khediri e Meriem Rehaily. E tutti gli altri, circa una settantina di terroristi comprese alcune donne, che fine hanno fatto?

FBil

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