Cronache

Una neonata morta tra la spazzatura

La bimba era chiusa in un sacchetto dei rifiuti. Indagine tra le famiglie disagiate

Una neonata morta tra la spazzatura

Venezia Sembrano scene d'altri tempi e invece è tutto tremendamente attuale. Il cadavere di una neonata è stato trovato chiuso all'interno di un sacchetto, abbandonato tra i rifiuti, in mezzo a una discarica, in un centro di raccolta di Musile di Piave, nel veneziano.

A trovare il corpicino, sabato pomeriggio, sono stati quattro operai della società di rifiuti, durante le operazioni di vagliatura della raccolta differenziata del vetro. Un'area, quella di stoccaggio, dove arrivano rifiuti e scarti provenienti dal nord e dal centro Italia, e quella bimba chiusa in un sacchetto, in avanzato stato di decomposizione, con ancora tracce del cordone ombelicale che la legava alla madre. Gli operai della ditta, quando hanno visto il corpo, hanno interrotto le operazioni e chiamato il 112. Ma l'indagine è estremamente complicata: pochi gli elementi per capire se quel corpicino sia della zona o no, e pochi gli elementi per capire se il cadavere sia di una bimba straniera, di colore. Difficile risalire anche al giorno in cui la neonata è stata abbandonata. Il decesso sarebbe avvenuto più di una settimana fa, ma il processo di decomposizione potrebbe essere stato alterato dai batteri o dal tasso di umidità e calore. Il carico di rifiuti risalirebbe ad alcuni giorni fa. Ora il Nucleo investigativo dei carabinieri di Venezia, i militari dell'Arma di San Donà di Piave con il Ris di Parma e i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) si stanno concentrando sui tabulati e sui registri di ogni camion che ha gettato i rifiuti in quel centro. Individuato il veicolo si potrà capire in quale paese è stata gettata la neonata, salvo altre precedenti operazioni di stoccaggio.

«L'area di stoccaggio spiega una fonte a Il Giornale riguarda tante zone, estenderemo le ricerche a livello nazionale e poi restringeremo il cerchio».

«Sembrerebbe che non sia del Sandonatese spiega il sindaco di Musile di Piave, Susanna Silvia situazioni di disagio qui ce ne sono ma non da comportare un fatto così grave. Speriamo venga trovato al più presto l'autore perché è sintomatico di un disagio pesante e perché è giusto risalire a chi ha compiuto il gesto. Il sospetto cade su persone che ignorano che ci siano possibilità di altro tipo, anziché l'abbandono. Forse extracomunitari».

Sulla neonata in settimana sarà disposta l'autopsia che dovrà stabilire le cause della morte e peggio se la bimba quando è stata gettata tra i rifiuti, era ancora viva. In provincia di Venezia già l'anno scorso, un altro neonato era stato abbandonato dietro il cassonetto dei rifiuti a Santa Maria di Sala. Il bimbo, Attilio, in questo caso si salvò. Nel 2015, invece, una neonata era stata abbandonata davanti la casa del parroco di Santa Maria di Sala.

Anche lei, Martina, si salvò.

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