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"Nessun approccio ideologico: vogliamo pianificare tutti i flussi"

Il responsabile migranti di Fi: "Non c'è soltanto l'emergenza"

"Nessun approccio ideologico: vogliamo pianificare tutti i flussi"

A proposito del Dl migranti in via di conversione a Montecitorio, il deputato Alessandro Battilocchio, responsabile immigrazione per Forza Italia, parla di «tassello importante» da inserire in un «contesto più ampio». Dove per «contesto più ampio» si intende l'Ue con tanto di «difesa comune dei confini» e redistribuzione degli immigrati.

L'opposizione vi accusa di un approccio ideologico. E di premere sulla paura di un'immigrazione incontrollata.

«Tutt'altro che ideologico, invece. Finora si è affrontato il problema dell'immigrazione come un'emergenza. Ecco, noi vogliamo al contrario pianificare e regolare i flussi. Ed è la prima volta che si adotta questo approccio».

Quali le novità più significative di questa legge?

«Vengono previste quote triennali da stabilire con decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Regoliamo gli accessi anche premiando i Paesi che avviano campagne informative sui rischi dell'immigrazione illegale. C'è poi una semplificazione sul fronte dell'avvio del rapporto di lavoro delle aziende italiane. Viene accelerate la procedura per il rilascio dei nullaosta. Viene prevista una serie di ingressi fuori quota per chi frequenta corsi di formazione riconosciuti da noi.

E poi c'è la questione più spinosa, dal punto di vista dell'opposizione: l'abolizione della protezione speciale.

«Il sistema di protezione italiano poggia su due cardini: l'asilo politico e la protezione sussidiaria per coloro che subirebbero un danno grave tornando nel Paese d'origine. Con i dati del 2022 forniti dal Viminale vediamo che i casi di protezione speciale sono stati oltre 10mila contro 7494 di status di rifugiato e 7039 casi di protezione sussidiaria. È chiaro che le maglie si sono allargate oltremisura. Il nostro provvedimento va a razionalizzare uno strumento (la protezione speciale) nato come straordinario. E comunque è previsto un regime transitorio che chi ha già ottenuto questo status e per le domande pendenti».

A proposito di razionalizzazione, aumentare le pene per gli scafisti serve davvero come deterrente?

«La lotta dura a questi trafficanti di uomini deve essere un imperativo per l'azione di governo. Può non essere risolutivo ma è un messaggio che si manda».

E a proposito di cornice europea, nel suo discorso alla Camera parlava di «piano Marshall della Ue» per l'Africa.

«Posto che ci deve essere a livello comunitario una vera condivisione di oneri, solidarietà e responsabilità, serve un'azione complessiva che garantisca un'azione di crescita e di sviluppo.

Già trent'anni fa Bettino Craxi diceva: Se non accenderemo in quegli Stati le luci delle loro città, saranno attratti dalle luci dei nostri porti».

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