Cronaca internazionale

Nevada, incubo di fango: 70mila "prigionieri" del festival nel deserto

Biden: "Cambiamento climatico innegabile". Caos al "Burning Man", c'è già una vittima

Nevada, incubo di fango: 70mila "prigionieri" del festival nel deserto

Ascolta ora: "Nevada, incubo di fango: 70mila "prigionieri" del festival nel deserto"

Nevada, incubo di fango: 70mila "prigionieri" del festival nel deserto

00:00 / 00:00
100 %

Pioggia e fango paralizzano il Burning Man, il festival di musica e arte nel deserto del Nevada. Da venerdì sera le decine di migliaia di persone presenti all'appuntamento iniziato il 28 agosto e che doveva concludersi oggi sono bloccate in un'area remota del Black Rock Desert, e le autorità le hanno invitate a conservare acqua, cibo, carburante a causa di una violenta tempesta che ha portato fortissime precipitazioni trasformando la zona in una distesa di melma. La polizia statale intanto sta indagando sulla morte di una persona avvenuta «durante le piogge», come ha fatto sapere l'ufficio dello sceriffo della contea di Pershing, senza tuttavia fornire alcuna indicazione sull'identità della vittima o le circostanze del decesso.

Black Rock City, la città temporanea che ogni anno viene costruita per il festival e poi smantellata, è al momento isolata: le forze dell'ordine hanno bloccato l'accesso all'area, l'aeroporto più vicino è chiuso ed è vietata la circolazione di ogni mezzo, tranne quelli di emergenza. In un video pubblicato dalla Cnn si vedono centinaia di camper, roulotte e tende immerse nel fango profondo fino alle caviglie, mentre alcuni partecipanti hanno deciso di raggiungere a piedi le strade principali, che distano almeno 8-10 chilometri dal sito. Secondo il sergente dello sceriffo della contea, Nathan Carmichael, attualmente ci sono «oltre 70.000 persone» bloccate a causa del fango e delle inondazioni. La pioggia ha inondato l'area da venerdì, causando la sospensione di tutti gli eventi del festival, e ulteriori precipitazioni e temporali sono previste in queste ore: solitamente il luogo dove si svolge il Burning Man è caratterizzato da temperature molto alte di giorno e notti fresche, ma con rare piogge, mentre in questi giorni è sceso il volume di acqua che solitamente si registra in tre-quattro mesi. «Penso che nessuno possa più negare l'impatto della crisi climatica», ha detto il presidente Joe Biden. «Basta guardarsi intorno. Inondazioni storiche, siccità più intense, caldo estremo e incendi significativi hanno causato danni significativi».

Il Burning Man è un festival di otto giorni nato nel 1986 e organizzato per le prime edizioni nella famosa Baker Beach, a San Francisco: dal 1991 invece si tiene nel deserto del Nevada, a circa 150 km da Reno, dove ogni anno viene costruita una città temporanea e viene bruciata un'alta struttura di legno a forma di uomo. Il festival viene descritto come un esperimento in comunità: ognuno è libero di organizzare esibizioni, mostre d'arte, performance, workshop e giochi. A Black Rock City i cellulari non funzionano, ogni partecipante deve portare attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua per la propria sopravvivenza e le uniche cose in vendita sono ghiaccio e caffè, mentre il baratto e il dono sono le sole forme ammesse di passaggio di proprietà di beni per il sostentamento. In realtà il Burning Man è un evento di difficile definizione, a metà tra la celebrazione della controcultura e un ritiro spirituale, ma negli ultimi anni anche un ritrovo di milionari a caccia di emozioni senza tabù che arrivano con jet privati e alloggiano in camper di lusso spesso con chef al seguito. L'edizione 2023 era già iniziata in modo travagliato: prima i lavori di allestimento sono stati condizionati dal passaggio dell'uragano Hilary, poi gli ambientalisti hanno bloccato gli accessi creando lunghissime code. E infine sono arrivati pioggia e fango.

Anche se alcuni dei partecipanti hanno spiegato che la situazione è sotto controllo.

Commenti