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Nomine Ue, Mogherini in caduta libera. Spunta D'Alema, ma la Merkel non lo vuole

Secondo Der Spiegel l'ex presidente del Consiglio, su cui Renzi avrebbe deciso di puntare, non avrebbe il gradimento della Merkel

Nomine Ue, Mogherini in caduta libera. Spunta D'Alema, ma la Merkel non lo vuole

Si torna a parlare delle nomine europee rimaste in sospeso. Tra i posti ancora da assegnare, com'è noto, c'è anche quello di Alto rappresentante dell'Unione (responsabile degli Esteri), su cui Renzi aveva fatto il nome, con una certa insistenza, di Federica Mogherini, capo della Farnesina. Nome che però ha ricevuto un fuoco di fila incrociato, apparentemente perché considerato troppo "filo-russo" e quindi non gradito agli stati dell'Est: una decina, in tutto, i paesi contro la Mogherini. L'edizione online dello Spiegel scrive che le quotazioni dell'italiana sarebbero in discesa. Potrebbe spuntarla la francese Elisabeth Giugou, ex ministro della Giustizia, su cui sono già d'accordo diversi stati. La Francia, però, vorrebbe mettere le "mani" sull'Economia (punta su Moscovici) e di fatto è impossibile avere questo dicastero insieme a quello degli Esteri. Per l'economia è in corsa anche l’olandese Dijsselbloem.

Sulla "poltrona" europea che spetta al nostro Paese si apprende un particolare curioso: oltre alla Mogherini ci sarebbe un'altra bocciatura. Si tratta di Massimo D'Alema. Nome non troppo gradito dalla Merkel, sempre secondo le indiscrezioni di Der Spiegel. La cancelliera avrebbe detto no all'ipotesi di compromesso avanzata da Renzi, che al posto della Mogherini avrebbe spostato il tiro su D’Alema. Il giornale tedesco lo definisce "vecchio comunista". Che D'Alema punti a guidare la politica estera europea è cosa arcinota. Così come è assodato che non dovrebbe avere grossi problemi dal Pse. Ma, visto che la formazione dell'esecutivo di Bruxelles è frutto di un inevitabile compromesso (visti i numeri delle recenti elezioni), si deve arrivare a un accordo. Ma è possibile, dopo la bocciatura della Mogherini, che Renzi accetti di farsi bocciare un altro nome? Oppure deciderà di battere i pugni sul tavolo? Lecito chiedersi, a questo punto, se l'ex rottamatore decida di battere i pugni per D'Alema. Uno dei primi che, proprio lui, voleva rottamare. Ma questa è un'altra storia.

I due, dopo essersi cordialmente "odiati", sono tornati (quasi) amici.

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