Cronache

Adesso i vu' cumprà girano per la spiaggia col pos

Hanno regolare licenza e si sono attrezzati prima degli italiani. E ora la borsa finta si paga col bancomat

Adesso i vu' cumprà girano per la spiaggia col pos

Vorresti comprare l'anello di onice o la borsa simil coccodrillo ma non hai contanti dietro? Non c'è problema, se sei in Versilia. A Forte dei Marmi, infatti, i vu cumprà si sono fatti furbi e accettano anche Bancomat e Carta. Sembra un paradosso, ma loro si sono attrezzati ancora prima degli artigiani e dei commercianti italiani. Hanno capito, infatti, che passeggiando tra gli ombrelloni può scapparci l'affare. E le clienti, tra un bagno e una chiacchiera, volentieri si fermano a sbirciare tra la merce e la maggior parte delle volte ne vengono rapite. Mosè, 25 anni di via vai in questi lidi, sa perfettamente come funziona e i suoi oggetti vanno a ruba tra le più modaiole. La figlia, 19 anni (nella foto), spiega con orgoglio che sono creazioni fatte dalla sua famiglia in Burkina Faso. Il padre è arrivato in Italia nel 1988 in Italia e conosce a memoria non solo i gusti e le possibilità delle italiane, ma anche delle straniere, russe, americane e inglesi. E sa che un po' per pigrizia, un po' per praticità, la maggior parte di loro non ha denaro liquido con sé. Ha una licenza da ambulante e un'attività commerciale registrata e per questo lui, la figlia e gli altri familiari girano con disinvoltura porgendo il pos a chi vuole acquistare collane di onice e smeraldi, perle e bracciali. Anche Alì ha avuto la stessa idea e vende cinte, occhiali e borse firmatissime ma contraffatte. Hermes, Gucci e Chanel, false ma fatte benissimo, che arrivano a costare anche duemila euro. «Era impensabile per me lavorare senza il Bancomat - spiega sorridendo dall'alto dei suoi due metri e della sua esperienza - può vado incontro alle esigenze delle signore, più vendo. E cliente porta cliente». «Compro da lui già da tre anni - racconta Maria Cristina, 47 anni, commercialista, sdraiata su un lettino del Bagno Annetta - e quando torno a Bologna sfoggio con orgoglio le mie borse nuove. Tanto nessuno si accorge che sono finte. Sono fatte benissimo, anche se sono molto care. Ma sono identiche a quelle originali e questo è quello che conta di più.

Perché allora andare a negozio e comprarne una quando allo stesso costo ne compro cinque e senza muovermi dal lettino? Digito il codice segreto e acquisto comodamente e in sicurezza».

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