Economia

Non servono sussidi ma investimenti mirati

Il Fondo monetario ha lanciato un allarme preoccupante per l'economia mondiale, tremendo, per le economie occidentali e terrificante per l'Italia

Non servono sussidi ma investimenti mirati

Il Fondo monetario ha lanciato un allarme preoccupante per l'economia mondiale, tremendo, per le economie occidentali e terrificante per l'Italia. La decrescita mondiale, nel 2020 sarà in media il 3%. Ma, tolta la Cina, che avrà una crescita del Pil un po' meno marcata di quella del 2019, la decrescita mondiale diventa del 5% e quella dei Paesi avanzati del 6,1 e sale al -7,5 per l'Eurozona, mentre gli Usa calano del 5,9. La decrescita dell'Italia sarebbe del 9,1%. Continuiamo a essere il vagone di coda; ed il nostro divario peggiora, arrancando all'ultimo posto. La recessione in atto nell'ultimo trimestre 2019, già aveva eroso dello 0,4-0,6% la crescita stimata a metà 2019. Il calcolo del Fondo monetario non tiene conto di ciò che ora le autorità fiscali e monetarie occidentali faranno, per contrastare la depressione. Per altro, anche con questo fiume di denaro realmente o potenzialmente utilizzabile, il quadro della nostra decrescita del Pil e della conseguente maggiore disoccupazione, muterà di poco, qualora i soldi non vengano da noi spesi per attività produttive, ma solo per assistenza sociale a chi «resta a casa», col sussidio variamente denominato (cassa integrazione, indennità di disoccupazione o altro nome). Secondo un antico detto «chi non lavora non mangia», ossia se Robinson Crosuè e Venerdì nella loro Isola non lavorano, pescando e raccogliendo frutta dagli alberi e, ancor meglio, seminando e fabbricando una zattera per prender più pesce (ossia facendo investimenti) non han quasi niente da mangiare. Se nessuno lavora in Italia non c'è prodotto nazionale e possiamo campare solo se riceviamo la carità degli altri, posto che possano darci una fetta della loro pagnotta gratis e un'altra a prestito. Chi fra gli Stati dell'Europa è messo meno peggio? Seguendo le stime del Fondo Monetario, sulla base dello scenario delle fasi 1 e 2, di inizio aprile, c'è poco da stare allegri, perché per la Germania il calo è il 7%, per la Francia il 7,2, per la Spagna l'8 per cento. Per il Regno Unito è il 6,5 per cento. Certo, se la Germania farà una grande espansione, come quella che la cancelliera Angela Merkel ha prospettato col piano di spesa da 822 miliardi di euro, ciò non solo ridurrà la decrescita tedesca ma - potenzialmente - genererà una espansione anche per noi. Ciò però solo se noi riapriamo al più presto tutte le fabbriche che non generano rischi da coronavirus, perché il lavoro vi si svolge già con cautele adeguate o queste possono essere attuate bene, in tempi rapidi. E per far ciò possiamo attingere al denaro dall'elicottero della Bce.

Se vi aggiungiamo le opere pubbliche, che danno un reddito, possiamo ridurre ulteriormente la decrescita, con quel denaro gratis. Diversamente s'apre un abisso, che farà soffrire e morire di povertà moltissima gente

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