Politica

Nozze forzate stile anni '50

Nozze forzate stile anni '50

Altro che nozze forzate tra immigrati clandestini per ottenere la cittadinanza italiana. L'unione imminente tra Pd e Cinque Stelle riscrive in chiave politica l'utilizzo del matrimonio come arma di convenienza e gioco di società per conservare rendite e privilegi.

All'ombra di Palazzo Chigi regnano tutti i sentimenti, fuorché l'amore. Salvini se n'è andato di casa all'improvviso, come il cinquantenne che lascia la moglie perché si sente troppo figo anche se non sa dove andare e con chi stare. Ma intravvedere una vera passione tra i dem e M5s è una missione impossibile. Non avrebbero neppure il feeling per l'avventura di una notte dopo anni di insulti al limite del codice penale. E non fa bene neppure ai rapporti futuri considerarsi rispettivamente eversori con la terza media o protettori dei pedofili.

Ma ormai i giochi sono chiusi. Quello che offre il convento di questo strambo Parlamento eletto appena 17 mesi fa è solo una maggioranza nata in provetta, roba da scienziati pazzi della politica.

Tutti a dire che questo matrimonio non durerà, che s'incrinerà alla prima difficoltà domestica per poi esplodere con una separazione sanguinosa lacerante per tutti. Quante volte abbiamo sentito amici e parenti vantarsi della medesima profezia dinanzi a sposalizi celebrati tra le diffidenze e sepolti in un'aula del tribunale.

Anche in questo caso si moltiplicano i presagi sulla fragilità dell'intesa che sta venendo alla luce sulle rovine della maggioranza gialloverde, scioltasi tra capricci e ripicche su un lido balneare. E fa sorridere immaginare Pd e M5s nei panni degli sposi riluttanti, costretti a convolare a nozze da pressioni esterne e convenienze di bottega. Zingaretti e Di Maio forse avrebbero anche lasciato perdere subito, ma tutti li hanno avvolti con incoraggiamenti ed esortazioni. In primis per fare dimenticare il marito manesco (Salvini) che ha maltrattato la moglie (Di Maio) finché il suocero (Conte) non l'ha affrontato davanti a tutti nel giorno del fragoroso addio mediatico al Senato. E poi per riportare al potere (governo, Rai, colossi di Stato) una sinistra passata in pochi anni dalla Champions League alla Serie C a furia di retrocessioni sul campo a ogni consultazione.

Dem e grillini, così progressisti e libertari, hanno scelto di tornare ai matrimoni combinati degli anni '50 che passavano sulle teste dei poveri sposi. Il suocero decadente offriva il rango sociale, il consuocero parvenu metteva i soldi e cooptava in azienda il genero. Dopo ci pensavano le convenzioni borghesi dell'epoca a fare funzionare per decenni unioni decise a tavolino. Oggi non funziona più così. Le nozze di comodo per imbrogliare lo Stato vengono regolarmente smontate dalla magistratura. Sempre che non siano gli stessi coniugi a chiudere la storia con un tweet non appena si stufano.

Quindi presto.

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