Nuove frontiere

La nuova Coca Cola? Ha il gusto dell'Ia

La multinazionale lancia un'altra bevanda: il sapore creato grazie all'intelligenza artificiale

La nuova Coca Cola? Ha il gusto dell'Ia

Ascolta ora: "La nuova Coca Cola? Ha il gusto dell'Ia"

La nuova Coca Cola? Ha il gusto dell'Ia

00:00 / 00:00
100 %

Ve la siete bevuta la faccenda dell'intelligenza artificiale? Presto potrete farlo davvero. La Coca-Cola ha lanciato un prodotto dal gusto creato da un chatbot evidentemente amante delle bollicine analcoliche: si chiama chilometricamente Coca-Cola Y3000 Zero Sugar ed è stato annunciato qualche giorno fa con un breve e suggestivo video sui canali social della multinazionale di Atlanta. Si tratta di un twist della storica bevanda inventata 137 anni fa dal farmacista John Stith Pemberton, creato da un'intelligenza artificiale che ha «algoritmizzato» (con il contributo però pare piuttosto importante da parte dei vecchi cari cervelli umani) la visione da parte dei consumatori del futuro «attraverso emozioni, aspirazioni, colori, sapori e altro ancora», come fanno sapere da The Coca-Cola Company.

Una bevanda del futuro, che per il momento sarà un instant drink, visto che la sua definitiva immissione sul mercato è ancora tutta da decidere. Ma i creativi della società hanno spinto forte sul pedale dell'immaginifico. La lattina ha un colore metallico con sfumature lilla e un font pixellato e il classico logo rosso rivisitato ed elettrizzato. Sotto, la scritta «Zero calorie Cola» e ancora più sotto la surreale scritta: «Futuristic flavour», gusto futuristico, qualsiasi cosa voglia dire. Un QR code dà accesso a contenuti digitali presumibilmente entusiasmanti.

Non è ancora chiaro di cosa sappia il futuro messo in lattina. Qualcuno negli States la nuova Coca-Cola l'ha assaggiata in anteprima, ma le recensioni sono contraddittorie: c'è chi parla di banana, chi di zenzero, chi di gomma da masticare. Nessuno si azzarda a dire che sia meglio della bevanda storica. La Y3000 è il punto di arrivo di un progetto sviluppato attraverso la piattaforma «Real Magic» lanciata da Coca-Cola un paio di anni fa per intercettare l'idea di futuro dei più giovani e ragionare sulla possibile rilevanza nell'anno domini 3000 di una bevanda come la Coca-Cola. Un'idea al contempo molto ambiziosa, decisamente presuntuosa e infarcita di un ottimismo che non è certo merce comune in questa epoca. Già il fatto che esisteremo ancora come umanità tra 977 anni e che avremo anche sete evidenzia una visione fin troppo rosea dell'avvenire. Ma arrivare a intuire che tipo di gusto piacerà ai nostri bis-bis-bis-bis-bis-nipoti tra una cinquantina di generazioni è atto al confine tra intelligenza artificiale e stupidità naturale. Un'operazione instagrammabile e poco più.

L'offerta della nuova bevanda sarà riservata ai mercati più maturi: Stati Uniti, Canada, Cina, Europa e Africa. L'edizione sarà limitata, anche se non è escluso che se la Y3000 dovesse incontrare i gusti dei consumatori resti nel ricco portfolio della multinazionale della Georgia. Di certo la Y3000 non si propone come un'alternativa alla ricetta classica della bevanda, che ad Atlanta ritengono intoccabile fin da quando, nel 1985, i cervelloni della compagnia provarono a lanciare la New Coke, che avrebbe dovuto sostituire, dapprima in Nord America e poi nel resto del mondo, la vecchia Coca-Cola. Resistette soltanto 97 giorni, poi i vertici aziendali furono costretti a fare marcia indietro dopo essere stati inondati di proteste da parte degli orfani della vecchia bevanda, in quella che nei manuali di marketing è considerata una delle più grandi cantonate prese da una multinazionale in due secoli di consumi di massa.

Perché il futuro avrà anche un buon sapore, ma il passato ci piace sempre di più, intelligenza artificiale o meno.

Commenti