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La nuova strategia del Fisco

Dopo aver tartassato i piccoli contribuenti, adesso l'Agenzia delle Entrate cambia strategia. Ecco cosa prevede il nuvoo piano

La nuova strategia del Fisco

Il Fisco cambia strategia. Per il momento si tratta di un annuncio, ma se il nuovo piano dell'Agenzia delle Entrate dovesse realizzarsi nei fatti, allora sarebbe una novità positiva per contribuenti e piccole e medie imprese. Infatti, il neodirettore Rossella Orlandi ha diramato una circolare che riorganizza la macchina antii-evasione. Gli occhi del Fisco saranno puntati di più sui grandi contribuenti a rischio di grandi evasioni mentre si allenterà la morsa sui piccoli e sugli onesti.

Tra le altre linee guida c'è poi l'abbandono delle contestazioni esclusivamente formali dando centralità al contraddittorio, che consente la partecipazione del cittadino sottoposto a controllo sia in sede istruttoria sia nella fase di definizione della pretesa. Si chiede così a tutti gli uffici dell’amministrazione fiscale di orientare l’azione di controllo alla massima correttezza e proporzionalità, in un contesto di leale collaborazione e buona fede. Tutti i controlli devono basarsi su approfondite analisi del rischio "tarate" in base alle tipologie dei contribuenti. Ecco in sintesi la nuova strategia delle Entrate:

REDDITOMETRO SOLO CON SCOSTAMENTI

Far scattare l’accertamento soltanto nei confronti di coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute. La circolare ribadisce poi come, a tutela del cittadino, durante il momento di confronto con l’Amministrazione finanziaria deve essere garantita un’attenta valutazione delle prove e dei chiarimenti forniti dai contribuenti.

GRANDI CONTRIBUENTI, SCACCO A PIANIFICAZIONI AGGRESSIVE

L’Agenzia chiede alle proprie strutture regionali di concentrare la capacità di indagine sulle situazioni che possono rappresentare una reale evasione o elusione tributaria, come, per esempio, la delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità più favorevole e i fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva. Sempre con riguardo ai grandi contribuenti, trovano ampia conferma sia lo strumento del tutoraggio sia il progetto pilota «Regime di adempimento collaborativo» avviato a giugno 2013, in collaborazione col mondo delle imprese.

SOTTO CONTROLLO MEDI CHE MIGRANO

Occhio soprattutto alle imprese medio-grandi (con fatturato superiore ai 25 milioni), per i fenomeni di evasione o di elusione che possono coinvolgere realtà appartenenti a gruppi societari e al turn-over delle imprese di medie dimensioni nei singoli ambiti provinciali. Lente puntata sui casi di «migrazione» dalla platea dei grandi contribuenti a quella dei medi, anche attraverso specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre le dimensioni. - RAGIONEVOLEZZA PER PMI: Azione di controllo orientata alla massima ragionevolezza e proporzionalità anche nei confronti delle imprese di minori dimensioni e dei lavoratori autonomi. In particolare lo strumento delle indagini finanziarie deve essere utilizzato solo dopo un’attenta analisi del rischio.

SORVEGLIATI ENTI COMMERCIALI

Nell’ambito degli Enti non commerciali, restano sorvegliati speciali i soggetti che si presentano come non profit, ma che in realtà svolgono vere e proprie attività commerciali. - FRODI E FALSE COMPENSAZIONI: Sotto tiro le frodi intracomunitarie e le indebite compensazioni di crediti erariali inesistenti.

"Il nuovo piano dell’Agenzia delle Entrate sembra andare nella giusta direzione: da tempo sosteniamo che l’azione di contrasto all’evasione fiscale non va esercitata in maniera vessatoria, scandagliando la vita dei piccoli contribuenti e sottoponendoli ad un regime di terrore fiscale", ha dichiarato la responsabile comunicazione di Fi,

538em;">Deborah Bergamini.

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