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Nuovi assalti green: Italia penalizzata sugli imballaggi

Continuano a tappe forzate le eco-follie dell'Ue con la volontà di approvare quante più leggi, regolamenti e direttive green possibili entro la fine della legislatura europea il prossimo anno

Nuovi assalti green: Italia penalizzata sugli imballaggi

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Continuano a tappe forzate le eco-follie dell'Ue con la volontà di approvare quante più leggi, regolamenti e direttive green possibili entro la fine della legislatura europea il prossimo anno. L'ultimo capitolo riguarda il regolamento sugli imballaggi basato sulla sostituzione del concetto di riciclo con quello di riuso approvato ieri in Commissione Ambiente all'Europarlamento che rappresenta un grave pericolo per l'industria italiana all'avanguardia in Europa nella filiera del riciclo.

Tra le altre cose, con il nuovo regolamento si vuole vietare la vendita di borse di plastica molto leggere, fissando obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040). Oltre alle conseguenze per la filiera produttiva del packaging, il nuovo regolamento impatta il settore dell'agricoltura come denuncia il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, mentre per Coldiretti ad essere colpiti saranno anche i consumatori poiché le norme sugli imballaggi per l'ortofrutta rischiano «di cancellare dagli scaffali dei supermercati l'insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete di peso inferiore al limite di 1kg». Salvo invece il vino con l'esenzione agli obblighi di riutilizzo per le bottiglie.

Come spiega l'europarlamentare Silvia Sardone di Lega/ID: «È l'ennesima follia green, sostenuta dalla sinistra che porta a pesantissime conseguenze economiche, produttive e sociali», anche FdI/Ecr con una nota degli eurodeputati Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini e Carlo Fidanza sottolinea il dato politico: «È purtroppo un punto a favore di quella deriva ultra-ambientalista che stiamo combattendo dall'inizio di questa legislatura. Ancora una volta le sinistre rosse e gialle colpiscono gli interessi delle famiglie e delle imprese italiane». Tra chi ha votato a favore del regolamento (e contro gli interessi italiani) ci sono invece gli europarlamentari del Pd Bresso e Moretti e del M5S Danzi.

Dopo l'approvazione in Commissione Ambiente, ora la palla passa al Parlamento Ue come sottolinea Massimiliano Salini, relatore per il Gruppo PPE: «La nostra battaglia continua: il fatto che sugli emendamenti chiave l'aula si sia spaccata a metà, ci fa ben sperare in vista del voto finale in plenaria a novembre». Anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha spiegato: «Continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi comunitarie per difendere le ragioni di una filiera innovativa».

Intanto sugli agricoltori pende anche la spada di Damocle della Politica agricola comune (PAC) che entrerà in vigore nel 2024 con le norme sulla rotazione delle colture che prevede le aree agricole siano messe a riposo per tutelare la biodiversità.

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