Cronache

Nuovo allarme attentati: i jihadisti d'Italia puntano sinagoghe e centri ebraici

Nuovo allarme attentati. Questure allertate: "Sorveglianza massima anche davanti alle ambasciate turche"

Nuovo allarme attentati: i jihadisti d'Italia puntano sinagoghe e centri ebraici

È di nuovo rischio attentati in Italia. Nei giorni scorsi è stata diramata una circolare con cui le questure italiane avvertono i rappresentanti di commissariati, comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, oltre che di tutte le autorità preposte al controllo del territorio, che sono possibili «attacchi nei confronti di obiettivi riferibili alla Turchia».

A quanto pare l'intelligence di altri Stati europei ha inoltrato un alert relativo a obiettivi di tipo «politico e religioso». L'allarme non riguarderebbe solo grandi città, ma anche piccoli centri. Si chiede, pertanto, l'intensificazione dei controlli, come azione preventiva generale, relativamente «a tutti gli obiettivi turchi presenti, con particolare riguardo alle sedi diplomatiche e consolari, nonché a ogni altro obiettivo ritenuto a rischio».

Le verifiche comprenderanno anche attività investigativa e informativa rivolta alla tutela di eventuali possibili destinatari degli atti terroristici.

Si raccomanda, oltretutto, qualsiasi misura di «autotutela da parte del personale operante in presenza di persone, veicoli e situazioni sospette». Altro allarme riguarda l'imminenza di alcune feste ebraiche, che potrebbero costituire possibile obiettivo per presunti jihadisti. Osservate speciali le sinagoghe, i quartieri quali il «Ghetto» di Roma, ma anche le manifestazioni legate al Capodanno ebraico (che si terranno nelle giornate di oggi e domani), per il Yom Kippur (giorno dell'espiazione), il 29 e 30 settembre e la festa del Tabernacolo (Succot) dal 4 al 13 ottobre. Monumenti e luoghi sensibili, quali cimiteri ebraici, luoghi di culto, ristoranti kosher, scuole ebraiche saranno, pertanto, presidiati per tutta la durata dei festeggiamenti.

L'intero personale dedicato ai controlli dovrà quindi, secondo le circolari «prestare la massima attenzione nei periodi indicati, intervenendo prontamente nel caso di turbativa delle cerimonie».

A tal proposito saranno attivate misure di carattere informativo «in direzione degli ambienti radicali islamici al fine di acquisire, in chiave preventiva, ogni notizia utile in ordine alla pianificazione di azioni improntate all'illegalità e di interesse sotto il profilo della prevenzione generale, della sicurezza e dell'ordine pubblico, attivando al riguardo anche le fonti fiduciarie e confidenziali».

Il pericolo, in realtà, non è stato mai sottovalutato dal ministero dell'Interno, per cui l'allerta terrorismo è al livello massimo ormai da mesi.

La collaborazione tra intelligence europee, però, spinge a non sottovalutare alcuna avvisaglia, visto quanto successo di recente a Barcellona dove, nonostante l'allarme da parte dei servizi esteri, è stato sottovalutato il rischio e si è poi giunti, ad attentato compiuto, a fare il bilancio delle vittime.

L'Italia, secondo fonti accreditate, non è al momento esente dalla possibilità di attacchi e nell'occhio dell'Isis esattamente come altri Paesi europei.

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