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Offese sessiste in Aula al Consiglio comunale: "Dovresti farlo più spesso"

La consigliera grillina denuncia il comporamento del collaga: "Ora voglio le sue scuse"

Offese sessiste in Aula al Consiglio comunale: "Dovresti farlo più spesso"

"Dovresti tromb... più spesso". Sono queste le parole che un consigliere comunale di Tricase, in provincia di Lecce, avrebbe rivolto alla collega Francesca Sòdero, parte del Movimento 5 Stelle, nel corso di una riunione in Aula.

A denunciarlo è stata la consigliera stessa che, su Facebook ha scritto un lungo post in cui sottolinea lo "strisciante maschilismo di cui ahi noi sono infestate anche la politica e le Istituzioni". E a questi "personaggetti proprio non scende che una donna non risponda a certi canoni (dolcezza, fragilità, rassegnazione, remissività) che consentono loro di sentirsi machi e superiori". Così, secondo la Sòdero, quando alcuni uomini incontrano una donna che risponde a tono "arrivano a concludere che 'dovrebbe tromb... più spesso'".

Poi racconta la sua esperienza al Consiglio comunale di Tricase, "in seno al quale ho dovuto sopportare sin dal principio del mandato, aggressioni sessiste ed esternazioni maschiliste da manuale", alle quali la Sòdero afferma semore di aver risposto "con leggerezza ed a tono, perché sotto sotto percepisco la frustrazione degli uomini che si dedicano a tali tristi pratiche e ne ho solitamente compassione". Ma ad ogni cosa c'è un limite e lei avverte di non voler più "tollerare oltre queste "confidenze'". Per questo, intende inoltrare una richiesta di scuse rivolta al collega che le aveva fatto l'invito sessista: "Chiederò alla Presidente della Commissione per le Pari Opportunità, Alessandra Ferrari, di farsi portavoce, nel prossimo Consiglio Comunale, di una richiesta di scuse", ha precisato su Facebook.

La Sòdero intende far notare al consigliere, "come nessuna uscita malsana come questa egli abbia mai indirizzato ai consiglieri uomini che pure in Consiglio Comunale perdono la pazienza".

Ma non è solo il sessismo a preoccupare la consigliera che sottolinea la come "la durezza, il rigore, la forza con la quale si difendono certi valori, anche in politica, è sintomo di tensione morale e prova di una coscienza non sopita dinanzi a malefatte e falsità".

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