Cronache

Ogghy, 140 km verso casa poi crolla

Il gatto, smarrito in ferie, riesce a trovare la padrona. Ma muore

Ogghy, 140 km verso casa poi crolla

Per quanto le storie di Lassie, Rin Tin Tin e Rex ci vogliano convincere che il più fedele amico dell'uomo è in grado di rintracciare il suo proprietario a centinaia di chilometri di distanza, dopo avere intrapreso viaggi al limite della fantascienza, i gatti hanno un senso dell'orientamento che è nettamente superiore, oltre ad avere una maggiore resistenza al digiuno e capacità di catturare prede che il cane domestico si sogna. Se a tutto questo, si aggiunge un udito e un olfatto più sviluppati, risulta comprensibile perché i felini hanno maggiori probabilità, rispetto ai cani, di tornare alle loro case, quando, per qualche motivo, si perdono anche a distanze notevoli.

È il caso di Ogghy, il gatto che ha fatto commuovere, per avere percorso 140 chilometri alla ricerca della sua proprietaria e della sua casa, per poi esalare l'ultimo respiro dopo averle ritrovate. Nell'estate del 2015, Bella Pezzoli, una signora che vive a Scandicci, aveva smarrito il suo adorato Ogghy, un bel gatto europeo, durante una vacanza in Maremma, e nonostante i cartelli e i continui appelli sul web, del micio non vi è più stata traccia fino a due giorni fa, quando la donna ha sentito miagolare alla porta. Quel gatto, seppure emaciato e malconcio, era proprio Ogghy, il micio che aveva smarrito a quasi 150 chilometri di distanza un anno e mezzo fa. Il gatto si è diretto immediatamente verso la sua ciotola, ha mangiato quel che c'era per pi stendersi sul suo divano preferito.

Neanche il tempo di fargli due carezze e il micio si è lasciato andare, addormentandosi per sempre.

Commenti