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Ong, il governo non cede "Nuove norme marittime"

Conte riunisce i ministri a Palazzo Chigi. Salvini: "Entro fine mese vado in Libia. Porti chiusi a tutte le Ong straniere"

Ong, il governo non cede "Nuove norme marittime"

Nel giorno in cui l'Italia sembra aver vinto il suo braccio di ferro e in cui la Spagna ha deciso di accogliere la nave Aquarius carica di migranti, Giuseppe Conte ha riunito a Palazzo Chigi i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e i ministri della Difesa, Elisabetta Trenta, e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, oltre al capo di Stato maggiore della Difesa e ai vertici dei servizi e della Guarda costiera.

Il governo si prepara quindi a tenere una linea dura sulle politiche migratorie. Una linea che verrà ribadita anche agli altri leader europei, dal momento che venerdì il premier italiano incontrerà il presidente francese, Emmanuel Macron, e lunedì la Cancelliera tedesca, Angela Merkel.

"L'Italia da oggi non è più da sola e c'è un governo che educatamente ha alzato la voce", ha detto Matteo Salvini arrivando a Palazzo Chigi e annunciando una missione in Libia entro fine mese, "Oggi abbiamo svegliato la coscienza dormiente degli spagnoli. Speriamo di riuscire a fare altrettanto con i francesi, coi maltesi, con tutti quelli che osservano. Salvare vite sì, ma l'obiettivo è quello di fermare le partenze e di rendere sicura la vita e il lavoro nel continente africano. Poco cambia che la nave si chiami Aquarius o Sea Watch 3: vogliamo porre fine a questo traffico di esseri umani. Se ci saranno altre navi di altre Ong battente bandiera straniera faremo lo stesso ragionamento".

Il ministro ha anche lanciato un appello all'Ue: "Non vogliamo dei soldi, non chiediamo dei soldi", ha ribadito, "Non è possibile che solo la guardia costiera italiana e solo la Marina militare italiana con risibile partecipazione della missione europea si faccia carico del pattugliamento e del salvataggio. Ci interessa un aiuto concreto ad esempio sulle migliaia di ricollocamenti che sono solo sulla carta e non sono effettivi. Stiamo lavorando da ieri e penso che nelle prossime ore ci saranno delle notizie".

E al termine del vertice anche Danilo Toninelli si rivolge "ai nostri partner europei" affinché prima di modificare il regolamento di Dublino sui richiedenti asilo altri Paesi seguano l'esempio della Spagna e "aprano anche loro i porti": "Chiediamo di modificare le normative marittime internazionali", ha spiegato il ministro, "È corretto che la stessa nazione di cui la nave è battente bandiera intervenga e non solo la guardia costiera italiana".

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