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Ok al dl Reclutamento Brunetta: "La modernità arriva nella burocrazia"

Sì a 24mila assunzioni per sbloccare il Pnrr. Contratti a tempo e licenziamenti possibili

Ok al dl Reclutamento Brunetta: "La modernità arriva nella burocrazia"

«Con questo decreto entra la modernità nella Pa con l'obiettivo di usare tutte le risorse del Pnrr». Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha spiegato così in conferenza stampa il dl Reclutamento approvato ieri in Consiglio dei ministri.

«Non stiamo parlando di informata ma stiamo parlando di un obbligazione che abbiamo contratto con l'Unione europea per l'attuazione del Pnrr che ci obbliga a fare circa 40 riforme», ha sottolineato ricordando che si tratta del «terzo elemento del trittico: governance, semplificazione, reclutamento, le prime tre riforme delle 40 previste dal Pnrr».

In particolare, sono 24.380 le assunzioni previste secondo la bozza del decreto entrato in Consiglio. Di queste 22mila circa (di cui 16.500 all'ufficio per il processo e oltre 5mila all'amministrativo) andranno al ministero della Giustizia per lo smaltimento degli arretrati causati dalla pandemia. Altre 500 assunzioni saranno dedicate a «rendicontare quello che spenderemo altrimenti l'Europa non ci dà i soldi», ha spiegato Brunetta. Trecento addetti si occuperanno della governance e 405 risorse andranno alla transizione digitale. Prevista, poi, la possibilità di assumere fino a 1.000 unità di personale a supporto degli enti locali perché il 60% di queste risorse li spenderanno Regioni, Province e Comune. Questa allocazione delle risorse ha provocato l'irritazione del ministro per la Transizione ecologica Cingolani. Dopo una pausa per le verifiche tecniche si è deciso di procedere a nuove assunzioni nei prossimi provvedimenti lasciando il dl immutato. «Sono previste decine di migliaia di assunzioni ma saranno i singoli progetti a creare la domanda», ha precisato Brunetta.

Il ministro ha evidenziato che sono state previste «apposite piattaforme di reclutamento sul modello di Linkedin, avremo un nostro portale della Funzione pubblica sul quale saranno inseriti tutti i curricula di tecnici e professionisti funzionali alla realizzazione del Pnrr e attraverso questo portale saranno selezionati». Si velocizzeranno i concorsi tra bandi e proclamazioni dei vincitori trascorreranno 100 giorni. Il personale, non dirigenziale, verrà assunto a tempo determinato per un periodo anche superiore ai 36 mesi per la durata di completamento del Piano e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. «Le nuove assunzioni sono a tempo determinato perché ce lo chiede l'Europa», ha rimarcato Brunetta puntualizzando che «alla fine avremo l'Italia con 300 progetti realizzati e un patrimonio di professionisti che avranno contribuito a cambiare il Paese e, nella misura in cui lo vorranno, potranno entrare nella Pa con un'ultima fase concorsuale».

I contratti a tempo determinato e le collaborazioni per l'attuazione del Pnrr «contengono una clausola che ne consente la risoluzione unilaterale, da parte della pubblica amministrazione, in caso di mancato raggiungimento annuale degli obiettivi assegnati al soggetto e definiti dal contratto, in funzione dello stato di avanzamento dei progetti per i quali sono stati stipulati». Si tratta di un'innovazione molto significativa in quanto dimostra che le assunzioni non sono finalizzate a svolgere il tradizionale ruolo di «ammortizzatore sociale».

La valutazione sarà effettuata con piani integrati (di durata triennale e che dovranno essere elaborati entro il 31 dicembre prossimo oltre ad essere aggiornati annualmente). Stop, infine, al blocco del turn over nella Pa. «Riprende al 100%, per la sanità sarà anche superiore al 100%», ha chiosato Brunetta.

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