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Olimpiadi Torino 2026, l'Appendino sfida i suoi: "Via libera o tutti a casa"

Chiara Appendino minaccia le dimissioni davanti a una maggioranza sempre più divisa sull'opportunità di candidare Torino alle Olimpiadi invernali del 2026

Olimpiadi Torino 2026, l'Appendino sfida i suoi: "Via libera o tutti a casa"

"Se continuate così vi mando tutti a casa". Chiara Appendino non ne può più delle continue liti in seno alla sua maggioranza, sempre più divisa sull'opportunità di candidare Torino alle Olimpiadi invernali del 2026.

Le urla che provengono dal palazzo del Comune si sprecano, alla vigilia dell'incontro a Roma con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Il sindaco Appendino, nel corso di una riunione iniziata alle sei del pomeriggio e terminata dopo l'una e mezza di notte, minaccia per tre volte di dimettersi. Il fronte grillino contrario alle Olimpiadi, rivela il Corriere della Sera, si allarga di giorno in giorno, nonostante Beppe Grillo e i ministri Riccardo Fraccaro e Danilo Toninelli sostengano la sindaca e la candidatura di Torino. Dai cinque consiglieri comunali dissidenti si è passati ad almeno una decina che non gradiscono il metodo, più che il merito dell'iniziativa.

Alla fine l'Appendino ci ripensa ben tre volte e, poi, anziché dimettersi, rilancia:"Il nostro modello è vincente, possiamo dimostrare di fare ciò che gli altri non hanno mai fatto: una Olimpiade sostenibile, a zero consumo di suolo, che rispetti l’ambiente". Sarà ma la situazione è sempre più incandescente tra i pentastellati torinesi e il futuro del primo cittadino è sempre più in bilico,

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