Cronache

Oltraggio osceno delle femministe a Montanelli

La frase offensiva ai piedi della statua, nei giardini dedicati al fondatore del "Giornale"

Oltraggio osceno delle femministe a Montanelli

Milano - Blitz delle femministe «Indecorose» ai Giardini di Porta Venezia di Milano intitolati a Indro Montanelli. E più che indecoroso è vergognoso il gesto compiuto ieri. La statua del grande giornalista è stata imbrattata e sotto la sua figura è stato affisso un cartello con la scritta ingiuriosa «stupratore di bambine».

Sul blog dove rivendicano il blitz, spiegano le proprie assurde motivazioni e postano le foto e un video dell'imbrattamento le attiviste scrivono che da ora in poi i Giardini «orrendamente» dedicati a Montanelli saranno intitolati «alle vittime del colonialismo di ieri a di oggi». Il fondatore del Giornale è chiamato «fascista», si dice che in Eritrea avrebbe «comprato e stuprato una ragazzina di 12 anni in nome della superiorità della razza bianca». Montanelli, secondo i vandali, sarebbe stato «conservatore, razzista e omofobo». Il gruppo è composto da attivisti del mondo «Lgbtqia», delle realtà dei migranti, del femminismo e del transfemminismo qeer (sessualmente eccentrico). Sempre accanto alla statua lo street artist Manu Invisible ha disegnato con lo spray su tela una figura femminile e una scritta che da «vendesi» diventa «violentasi». Nel video postato si attaccano confusamente anche i «decreti Minniti» e «Minniti-Orlando».

«Vergognoso, indecente, intollerabile. Non sappiamo che parole usare dopo aver saputo del blitz con cui il sedicente gruppo delle Indecorose, a quanto pare persone di ispirazione Lgbt che afferma di credere nelle lotte degli sfruttati, degli emarginati, degli esclusi di questo mondo, ha deturpato i giardini intitolati a Indro Montanelli che definiscono un fascista, un revisionista, un conservatore e un colonialista», dichiara Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia. «Al di là del rilievo penale di questa azione, che non potrà rimanere impunita - continua l'assessore - ci aspettiamo una dura condanna da parte di Sala e della giunta, sempre in prima linea a difendere la comunità Lgbt e che più volte hanno espresso vicinanza a un certo mondo». Così Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: «Il blitz ai giardini Montanelli attuato da parte di un gruppo vicino al mondo Lgbt è un atto vergognoso, che condanniamo fermamente. La giunta Sala prenda le distanze da questi vandali.

Non possiamo accettare che venga infangata la memoria di uno dei più grandi giornalisti della storia d'Italia: intellettuale di spessore, testimone diretto e narratore dei più grandi eventi storici del '900».

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