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Ora Renzi depenalizza tutto: cannabis e guida senza patente

Il reato di immigrazione clandestina resta (per ora). Ma Renzi depenalizza a tutto spiano e alza tutte le sanzioni

Ora Renzi depenalizza tutto: cannabis e guida senza patente

Il reato di immigrazione clandestina non ci sarà. Probabilmente confluirà in un pacchetto ad hoc che verrà scritto nelle prossime settimane. Resta, comunque, corposo l'elenco di reati da depenalizzare inseriti nei due decreti legislativi che il governo si avvia a licenziare nel consiglio dei ministri di domani.

Dopo la discussione di oggi in preconsiglio, tra gli interventi normativi sono stati anche inseriti anche quelli sulla cannabis e la guida senza patente su cui domani si confronterà il consiglio dei ministri. Dopo i timori emersi sulla stampa per un'ipotesi di depenalizzazione della coltivazione della cannabis, il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva già chiarito che la norma riguarda solo i soggetti già autorizzati a coltivare cannabis per uso terapeutico che violino le prescrizioni, comportamento che da illecito penale passa a illecito amministrativo. Per ora, quindi, fuori da questo quadro, coltivare cannabis in grandi quantità resterà reato. Non è questo, in ogni caso, il cuore del provvedimento: i casi di irregolarità in quest'ambito sono pochi e non costituiscono un particolare aggravio per i tribunali.

La stessa transizione a illecito amministrativo è prevista per la guida senza patente: la prima volta che si è pizzicati, non sarà più reato. Oggi la sanzione prevista dal codice della strada va da 2.257 a 9.032 euro, ma la deve comminare un giudice dopo un processo. E spesso va tutto in fumo causa prescrizione. Con le nuove regole, invece, per chi guida con la patente non in regola scatterebbero subito fermo e confisca amministrativa del mezzo, e una multa ben più salata: da 5mila a 30mila euro. Resta inoltre la sanzione penale in caso di recidiva. L'idea di fondo, quindi, è che il rischio di pagare somme molto più alte sia un deterrente più efficace del tribunale.

Il pacchetto normativo punta a decongestionare i palazzi di giustizia, evitando vi finiscano procedimenti su condotte di scarso rilievo, con costi per Stato e pochi benefici. Nel novero ci sono reati attualmente puniti solo con la pena pecuniaria: omesso versamento di ritenute previdenziali entro i diecimila euro, atti osceni, pubblicazioni e spettacoli osceni, rifiuto di prestare la propria opera in occasione di tumulto, abuso della credulità popolare, rappresentazioni teatrali e cinematografiche abusive, atti contrari alla pubblica decenza, noleggio di materiale coperto da copyright, installazione e uso di impianti abusivi di carburante. La sanzione potrà andare, a seconda dei casi, dai cinquemila ai trentamila euro. Passano invece da reati a illeciti civili: ingiuria, danneggiamento semplice, appropriazione di cose smarrite, furto da parte di un comproprietario (tutti con sanzioni pecuniarie da 100 a ottomila euro), falsità in scrittura privata (da 200 a 12 mila euro).

La persona offesa non dovrà più sporgere querela, ma chiedere il risarcimento del danno al giudice civile.

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