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Orlando al M5S: "Sciogliere ambiguità sulla Lega"

Il vicesegretario del Pd richiama i pentastellati a sciogliere "ogni forma di ambiguità" nei rapporti con la Lega per proseguire nell'interlocuzione con i democratici. Risppnde il capogruppo pentastellato alla Camera: "Non abbiamo altri tavoli e confronti con altre forze politiche"

Orlando al M5S: "Sciogliere ambiguità sulla Lega"

Che sia una partita a scacchi, quella tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, lo si era capito, ma tra i due partiti che dovrebbero discutere di una possibile nuova alleanza in Parlamento per il prosieguo della legislatura "aleggia", in modo tutt'altro che velato, lo spettro della Lega di Matto Salvini. E così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, a fronte dell'incontro tra le due forze politiche, chiede maggiore chiarezza e dichiara: "Abbiamo posto come precondizione che, prima di affrontare altri temi, vada sciolta ogni forma di ambiguità, riteniamo che prima ci deve essere una risposta chiara che questa è l'unica interlocuzione possibile per il prosieguo della legislatura".

E dopo un po di suspance ecco la frase che la segreteria dem aspettava con il fiato sospeso: "Non abbiamo altri tavoli e confronti con altre forze politiche". Parola del capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco D'Uva, che così tenta di fare un po di chiarezza.

Era da stamattina, difatti, che echeggiava la voce di corridoio di un riavvicinamento di Lega e M5S che stava amplificando lo stato di incertezza innescata stamattina dalle parole di Matteo Renzi che parlava di una parte dei pentastellati che, nonostante il mandato plebiscitario dato a Di Maio ieri in assemblea dei parlamentari, lavorerebbero per far saltare il banco delle trattative tra democratici e Cinque Stelle. Poi ci ha pensato Gianluigi Paragone, senatore M5S con "sangue leghista" a prendere posizioni molto poco concilianti rispetto al Pd ("Spero che Di Maio ci pensi bene prima di cedere al Pd"). A confermare indirettamente la posizione, forse minoritaria, presa dal giornalista e che coinvolgerebbe anche uno dei "protagonisti invisibili" di queste giornate, Alessandro Di Battista, sono arrivate le critiche, tutte interne al Movimento, di Luigi Gallo, fedelissimo di Roberto Fico, che ha attaccato DiBa affermando "non ha mai creduto in questa legislatura perché aveva pronosticato che durasse poco ed oggi fa di tutto per sabotarla".

E allora sono iniziati i dubbi dei democratici, che su questa vicenda stanno giocando una doppia partita (sia politica in parlamento che interna al partito) e anche un po’ del proprio futuro; mentre Zingaretti ha tenuto, o ha dovuto tenere, un atteggiamento molto "istituzionale" anche per non fare indispettire ulteriormente il Presidente Mattarella, a prendere posizione ci ha pensato il vicesegretario Andrea Orlando che, tra le tante cose, probabilmente sarà tra i diretti interessati nella composizione di un nuovo governo Pd-M5S.

"Chiarire i rapporti con la Lega" ha chiesto l'ex guardasigilli, ed ecco la rassicurazione di Francesco D'Uva:"Non abbiamo altri tavoli e confronti con altre forze politiche" ma poi precisa "Se fallisce il tavolo con il Pd si va al voto".

Alla fine la conciliazione attraverso il Coordinatore della segreteria nazionale Pd Andrea Martella: "Già da domenica pomeriggio si riuniranno i tavoli di lavoro del Pd per il programma del Governo di svolta. I tavoli saranno sei e verranno coordinati dai membri della segreteria con la partecipazione dei capigruppo del Partito Democratico nelle rispettive commissioni di Camera e Senato. Il tavolo sulle regole, con i capigruppo delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, sarà coordinato da Andrea Giorgis. Il tavolo sull'Europa, con i capigruppo delle commissioni Esteri e Affari Europei, sarà coordinato da Enzo Amendola. Il tavolo sullo Sviluppo sostenibile, con i capigruppo delle commissioni Attività produttive e Ambiente, sarà coordinato da Chiara Braga. Il tavolo sull'economia, con i capigruppo delle commissioni Bilancio, sarà coordinato da Antonio Misiani. Il tavolo su lavoro e welfare, con i capigruppo delle commissioni Lavoro e Affari sociali, sarà coordinato da Peppe Provenzano.

Il tavolo su sapere e ricerca, con i capigruppo delle commissioni scuola e cultura, sarà coordinato da Camilla Sgambato".

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